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Non pagate più con i contanti? Che cosa cambia sui controlli

Saranno dimezzate le penalità se verranno usati (e dichiarati) metodi di pagamento tracciabili con carte e bancomat. Inoltre, assicurare la tracciabilità delle operazioni oltre 500 euro abbrevia i controlli

Non pagate più con i contanti? Che cosa cambia sui controlli

Il miglior metodo per "sfuggire" all'occhio sempre vigile del Fisco riguarda i pagamenti elettronici: chi paga con carte e bancomat riduce del 50% la possibilità di essere controllato e le relative sanzioni rispetto a chi usa il denaro contante.

Ecco i vantaggi

Il discorso vale per tutti, anche per chi incassa con metodi alternativi al denaro contante. Per combattere l'evasione fiscale ed i pagamenti in nero, ecco che aumentano giorno dopo giorno i vantaggi per i consumatori dopo le iniziative degli ultimi mesi che hanno visto protagonisti il cashback di Stato e la lotteria degli scontrini introdotti dal precedente governo Conte. I benefici, però, riguardano anche i titolari di attività ed i possessori di partita Iva.

Sanzioni e controlli ridotti

Come viene riportato da IlSole24Ore, la materia riguarda le violazioni sulle dichiarazioni di Iva, redditi o Irap prevista dal Dl 138/2011 ma anche su obblighi strumentali come fatturazioni o registrazioni: le sanzioni saranno ridotte del 50% per chi utilizza soltanto metodi di pagamento o di incasso elettronici a discapito dei contanti per tutte le operazioni che hanno a che fare con la sua attività. Questo "sconto" si valuta annualmente e riguarda chi ha incassi o compensi fino a 5 milioni di euro. Chi vuole aderire a questa iniziativa, dovrà riportare nella dichiarazione dei redditi e sulla partita Iva gli estremi dei rapporti con gli operatori finanziari nel periodo a cui si riferisce la dichiarazione. Se questa segnalazione viene omessa, addio sconto sulla sanzione. Va compilato il quadro VB del modello 2021 dell'Agenzia delle Entrate (ripetendo la segnalazione nel quadro RS del modello Redditi).

Stesso discorso sul fronte controlli: chi utilizza un mezzo di incasso o pagamento che dimostri la tracciabilità delle operazioni superiori a 500 euro, vedrà una riduzione a due anni dei termini di accertamento sull'Iva e dei redditi di impresa e di lavoro autonomo. Anche in questo caso, il beneficio viene meno se c’è anche un solo pagamento in contanti e il tutto dovrà essere riportato sulla dichiarazione. Il regolamento è stabilito dall'articolo 3 del Dlgs 127/2015 (in combinazione con l'articolo 3 del Dm attuativo 4 agosto 2016), per i soggetti che emettono fattura elettronica. Si decade dal beneficio anche in presenza di un solo pagamento con mezzi non tracciati.

Agevolazioni per i forfettari

Il Fisco avrà un occhio di riguardo anche per gli appartenenti regime forfettario che privilegia l’uso dei sistemi elettronici di pagamento: i termini di accertamento si potranno ridurre di un anno con un fatturato completamente documentato da fatture elettroniche.

I forfettari, solitamente, non sono tenuti alla fatturazione elettronica se non nei rapporti con la Pubblica Amministrazione ma si sta spingendo molto affinché adottino anche loro questo sistema. Inoltre, se i soggetti in forfait garantiranno anche la tracciabilità di incassi o pagamenti superiori ai 500 euro, la riduzione dei termini sarà di due anni.

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