Così il Fisco punisce chi aiuta i propri figli

Quando un genitore aiuta economicamente il proprio figlio, spesso avviene "donando" denaro in contanti. In questo caso entra in campo il redditometro e conviene porre attenzione alle mosse che facciamo soprattutto sul conto corrente

Così il Fisco punisce  chi aiuta i propri figli

Quando un genitore aiuta economicamente il proprio figlio, spesso avviene "donando" denaro in contanti. In questo caso entra in campo il redditometro e conviene porre attenzione alle mosse che facciamo soprattutto sul conto corrente. Come spiega Raffaele Petrarulo, commercialista ed esperto in materia fiscale, "ad un contribuente, l'Agenzia delle entrate ha chiesto accertamenti sostenendo che le somme in uscita per il pagamento di finanziamenti e altro, erano indici "di scostamenti di reddito" non giustificati dalle normali entrate di cui lui era titolare".

La vicenda non finisce qui: "In un successivo ricorso - spiega Petrarulo - avanti una Commissione Tributaria Provinciale, attivato a seguito del ricevimento di una cartella dall'Agente di riscossione esattoriale con gli importi rettificati e le relative sanzioni applicate, il contribuente eccepiva che buona parte delle somme ricevute, oggetto di contestazione, erano solo un aiuto economico ricevuto da suo padre". Prendendo ad esempio questo ennesimo caso di contestazione di "somme non giustificate" il consiglio è di ricevere le somme da un genitore solo sul proprio conto corrente con una tracciabilità completa dell'operazione finanziaria, non utilizzando mai il contante per non incorrere nella facile azione di accertamento che l'Agenzia delle Entrate può intraprendere".

Infine, fate attenzione alle contestazioni: "Con il "redditometro", infatti, vige la presunzione che le somme in contanti o accrediti di stessa natura sui conti bancari/postali siano indizio di presumibile "evasione" se non supportati da idonea documentazione probatoria che solo la tracciabilità dell'origine da cui perviene detta somma ( ndr bonifici, assegni, ecc.) può "facilmente" confutare".

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