Il Covid incorona i paperoni hi-tech. Ma anche Buffett incassa un +31%

Bezos (Amazon) in vetta e Musk balza del 414% con Tesla

Il Covid incorona i paperoni hi-tech. Ma anche Buffett incassa un +31%

C'è virus e virus. Quello del 2008 causato dai mutui subprime aveva messo (quasi) in ginocchio perfino i 400 super-ricchi elencati nel catalogo esclusivo di Forbes. Tre anni pieni per rimettere insieme i cocci patrimoniali e risalire la Starway to heaven. Con il Covid è stata tutt'altra storia. Di successo. Un'analisi dell'Institute for Policy Studies racconta della lievitazione avuta dalle fortune dei miliardari americani dal marzo di quest'anno: oltre il 34% in più, qualcosa come un trilione di dollari. Mille miliardi spalmati fra i 650 Creso dei tempi moderni.

I nomi noti ci sono tutti, i più abili a cavalcare l'onda della tempesta come provetti surfisti. A beneficiare del cambio di abitudini causato dai lockdown è stata soprattutto Amazon. L'esplosione degli acquisti online ha fatto di Jeff Bezos il Paperone numero uno a livello globale. Tra il 17 marzo e il 24 novembre il re dell'e-commerce ha visto aumentare di quasi 70 miliardi il proprio patrimonio, arrivato a 182 miliardi. Ma è stato Elon Musk, Ceo di Tesla e SpaceX, a realizzare il guadagno più impressionante, passando da 24,6 a 126,2 miliardi, con una progressione vertiginosa (+414%) che lo ha collocato sulla piazza d'onore del podio. Al terzo posto il creatore di Microsoft, Bill Gates: +28% per una fortuna personale di 120 miliardi. Un gradino sotto l'inventore di Facebook, Mark Zuckerberg: +86% nel periodo, e patrimonio salito a 101 miliardi. E anche una vecchia volpe di Wall Street come Warren Buffett ha mostrato di avere gli anticorpi al Covid: il suo portafoglio ora vale più di 88 miliardi, +31% circa da marzo.

Nel complesso, mentre in America si allungavano le fila dei disoccupati, il Pil capottava nel secondo trimestre e la Fed iniettava liquidità, i miliardari a stelle e strisce hanno alzato una piramide al dio denaro che vale quasi 4mila miliardi, il 34,2% in più rispetto alla metà di marzo, e che è il doppio della ricchezza detenuta dal

50% più povero di tutte le famiglie americane messe insieme, circa 160 milioni di persone.

Cifre impressionanti a testimonianza ulteriore di come il virus abbia scavato un solco profondo fra chi ha troppo e chi troppo poco.

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