Crescono i clienti di Iliad. Bene i ricavi, in calo l'utile

In Italia gli utenti sono 7,2 milioni. Entro giugno il lancio del fisso e margini in pareggio a fine anno

Crescono i clienti di Iliad. Bene i ricavi, in calo l'utile

Cala l'utile ma cresce il fatturato di Iliad. Il gestore mobile - che in Italia ha praticamente obbligato le società di tlc concorrenti ad abbassare le tariffe e aumentare a dismisura i giga offerti per le connessioni mobili - ha presentato ieri il suo bilancio annuale che ben rispecchia le strategie societarie.

E dunque l'utile 2020, causa investimenti copiosi e tariffe basse, è sceso a 420 milioni (-75,6%) rispetto agli 1,7 miliardi del 2019 mentre il fatturato è salito del 10% a 5,8 miliardi. Il fondatore Xvier Niel è comunque fiducioso nella crescita redditizia del gruppo tanto che la società ha proposto un aumento del dividendo da 2,6 a 3 euro per azione. Iliad, che è il sesto operatore di tlc in Europa, ha 20 milioni di clienti nel mobile e 13 nel fisso in Francia mentre Italia ne ha 7,2 milioni, ossia il 9% del mercato del mobile. Nell'ultimo trimestre la crescita è stata di 400 mila nuovi abbonati, progressione che è la più lenta dal lancio e inferiore alle previsioni degli analisti che stimavano 500 mila nuovi clienti. In compenso la società ha molto accelerato sulla realizzazione della propria rete mobile che ha raggiunto la copertura di 6.120 siti rispetto al target di 5mila previsto. I ricavi sono stati pari a 674 milioni con break even previsto già per la seconda metà del 2021. Entro il mese di giugno invece ci dovrebbe essere il lancio della telefonia fissa grazie all'accordo con Open Fiber siglato lo scorso anno. Ancora però non si conoscono le tariffe che la società potrebbe praticare. Ovviamente sarà difficile che l'offerta sia dirompente come quella del lancio per la telefonia mobile. Oggi le tariffe di Iliad sul mobile sono in linea con quelle dei maggiori operatori, ossia circa 10 euro al mese con 100 giga di traffico dati. E, secondo gli analisti, l'annuncio di Ebitda positivo nel secondo trimestre 2021 dovrebbe segnalare dinamiche tariffarie meno aggressive.

Certo è che Iliad non rilascia numeri circa il suo Arpu, ossia i ricavi medi per cliente. In Italia l'operatore che ha l'Arpu migliore è Vodafone (circa 13 euro a cliente) seguito da Tim (12 circa) e WindTre (11 circa). Secondo gli ultimi dati rilasciati da Agcom sono attive nel paese circa 104 milioni di sim: 77,8 milioni cosidette «Human» mentre 26,3 sono m2m (machine to machine). Iliad non ha questo tipo di sim, almeno per il momento, non avendo ancora una rete propria.

Quanto alle quote di mercato prima è Vodafone con il 29,1% tallonata da Tim (29%) mentre WindTre ha perso quota a causa della forte concorrenza di Iliad scendendo al 26%. Secondo Thomas Reynaud ad del gruppo, in Italia «il colpo di acceleratore in termini di redditività, che porterà al raggiungimento del break even per l'Ebitda nel secondo semestre, 3 anni dopo l'avvio dell'attivita, verrà anche dalla realizzazione della rete mobile proprietaria che consentirà di non pagare più per il roaming e dall'avvio del servizio di telefonia fissa». Ci vorrà però altro tempo prima che l'Italia dia un contributo al free cash flow.

«In Francia ci sono voluti 6 o 7 anni per cominciare a generare cash nel mobile - ha detto il direttore finanziario Nicolas Jaeger- L'obiettivo, in Italia, è raggiungere 1,5 miliardi di fatturato». Ieri in Borsa a Parigi il titolo Iliad è salito di circa il 5%.

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