Crt, parte lo scaricabarile: "Tutta colpa di Bonadeo"

Dopo il caso del patto occulto, l'ex consigliere scrive una lettera di scuse. E gli altri negano il conflitto d'interesse

Crt, parte lo scaricabarile: "Tutta colpa di Bonadeo"
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Sembra che il consigliere Corrado Bonadeo fosse l'unico aderente al famigerato patto occulto in Fondazione Crt. Almeno, così parrebbe stando a una nuova dichiarazione scritta, che sarebbe circolata nel pomeriggio di ieri, dello stesso consigliere dimissionario nella quale si scuserebbe di avere vergato sul noto documento 13 nomi anche di persone che non aveva nemmeno interpellato. Insomma, si prende tutte le responsabilità di quanto accaduto. Secondo quanto filtra, infatti, la strategia difensiva dei pattisti sarebbe quella di scaricare tutte le responsabilità su Bonadeo, la cui posizione è ormai compromessa.

Proprio nel pomeriggio di ieri, come da programma, si è tenuta la riunione del vecchio consiglio d'indirizzo, durata un paio d'ore. Il tema era il «patto occulto» su cui è acceso il faro del ministero dell'Economia, il quale ha chiesto a tutti i consiglieri di dichiarare se fossero a conoscenza o avessero aderito all'accordo.

Oltre al presidente a interim, Maurizio Irrera, erano presenti al vertice altri tre membri del cda come Caterina Bima, Davide Canavesio e Antonello Monti. Tra i consiglieri, invece, hanno risposto presente una dozzina di persone: assenti Francesco Galietti (che aveva denunciato il patto), Riccardo Piaggio e Alessandra Siviero (che hanno smentito di aver aderito e di essere stati a conoscenza del patto), Arturo Soprano e Paolo Luciano Garbarino. Quest'ultimo, secondo quanto risulta a Il Giornale, non avrebbe presentato la dichiarazione sull'assenza di conflitto di interessi. Cosa che invece ha fatto tutto il cda, compresi Bima e Canavesio, i due consiglieri che hanno guidato la fronda nel cda che ha poi portato alle dimissioni dell'ex presidente Fabrizio Palenzona. E lo avrebbero fatto anche gli altri consiglieri d'indirizzo, comunicando la propria posizione. Il cda dell'Ente torinese, che si è riunito ieri, ha approvato il calendario delle prossime tappe: il nuovo consiglio d'indirizzo si riunirà la prima volta il 7 maggio, tornando a raccolta il 14 maggio per la cooptazione del consigliere mancante, portando così a 22 il numero dei membri del consiglio di indirizzo come previsto dallo statuto dell'Ente. Infine, il 21 maggio si terrà la riunione del consiglio stesso che nominerà il nuovo presidente di Fondazione Crt.

Nonostante la tempesta, la Fondazione continua le attività. Di recente, tra gli altri, si è concluso il bando Missione Soccorso, un progetto di Fondazione che dal 2002 ha contribuito a donare al territorio 608 ambulanze.

Selezionati i dieci vincitori delle borse di ricerca del progetto Lagrange per sostenere progetti di ricerca scientifica e tecnologica (44 i milioni stanziati dal 2003). In corso, infine, nelle scuole il progetto Diderot per la formazione gratuita all'inclusività dei servizi culturali e museali di Torino.

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