Dall'edilizia alla lattoneria: la duttilità di Della Cagnoletta

Queste sono le aree di intervento nelle quali opera Della Cagnoletta s.r.l., una ditta nata nel 1958 che ha sempre puntato sulla qualità

Dall'edilizia alla lattoneria: la duttilità di Della Cagnoletta

Dall'edilizia alla carpenteria, dall'inox per l'industria alla lattoneria fino all'accumulo acque e i sistemi fumari. Queste sono le aree di intervento nelle quali opera Della Cagnoletta s.r.l., una ditta nata nel 1958 che ha sempre puntato sulla qualità.

Uno degli obiettivi principali, oltre all'aggiornamento delle attrezzature e l'elevata professionalità, è quello di superare, ogni volta, le problematiche di una clientela sempre più esigente. Le risorse e l'esperienza accumulata consentono all'azienda di collaborare con i committenti dalle primissime fasi di progettazione dei manufatti, nelle più diverse utilizzazioni. Si va dall'alluminio all'acciaio inox, dal ferro al rame. Tutto può essere trasformato in rivestimenti, serbatoi, coperture, componenti per impianti alimentari, farmaceutici e tessili e via dicendo.

Per conosce meglio Della Cagnoletta, la sua storia e di come la ditta stia cercando di attraversare l'emergenza sanitaria che sta attanagliando l'Italia, abbiamo parlato con Giuseppe Della Cagnoletta, amministratore dell'azienda assieme al fratello Tiziano.

La parola all'azienda - Intervista a Giuseppe Della Cagnoletta

Qual è l'obiettivo della sua azienda? Può raccontarci a grandi linee la storia e di cosa si occupa dettagliatamente?

Come quasi ogni azienda familiare nata nel boom economico a cavallo tra gli anni 50' e 60', anche la nostra è nata da un'esigenza economica. In particolare, da un'esigenza economica di nostro padre: quattro figli da mantenere. Questa è stata la base che ha spinto mio padre a mettersi in proprio, per poi allargare i propri orizzonti con l'ingresso in ditta delle nuove generazioni. C'è stato un andare avanti con 2-3 dipendenti assieme poi, con l'ingresso di mio fratello, ci siamo allargati. Gradualmente siamo approdati a tutti i nuovi materiali che la tecnologia siderurgica ci offriva a prezzi sempre più accessibili.

Come si è evoluto il lavoro con il passare degli anni? Ha notato dei cambiamenti?

Dopo gli anni Duemila, in contemporanea con il lavoro inteso come “realizzazione del manufatto”, sono cresciute le spese accessorie, alcune giuste, altre assolutamente inutili e altre ancora che, dietro il paravento della sicurezza, hanno creato un business parallelo che è andato a erodere i margini di utile, già ai limiti dello zero. Oltre al particolare non indifferente che non si è mai in regola in casi di infortunio.

Il nuovo coronavirus ha congelato quasi tutte le attività in Italia e nel resto del mondo. Come ha reagito la sua azienda?

L'epidemia del nuovo coronavirus è stata così fulminea che non ci ha dato il tempo né di organizzarci né di reagire. Per motivi pratici abbiamo anticipato di 14 giorni la chiusura ufficiale. Non avevamo lavorazioni che un singolo dipendente potesse fare anche prima delle ultime disposizioni. Per noi è impossibile mantenere un livello di sicurezza minimo: come si può andare in un cantiere in 4-5 su un furgone e mantenere la distanza di sicurezza? Il Covid-19 è stato talmente fulmineo che ci ha congelato. Ma ripartiremo.

Da un punto di vista lavorativo che lezione possiamo trarre da questi giorni difficili?

L'unica cosa positiva è che, distanti dalla frenesia del quotidiano e con l'assistenza della tecnologia, (le riunioni si possono fare anche da casa), è possibile fare il punto della situazione per capire se possono esserci margini di miglioramento e per capire cosa non funziona. Diciamo così: una riunione senza telefoni da guardare e che dura due ore fino a un mese fa era fantascienza. Lontano dal quotidiano si può riflettere meglio.

Ci sono già eventi o progetti in calendario per quando finirà questo "periodo speciale"?

Al momento non ce ne sono. Allo stato attuale l'unico aiuto avuto dal governo è stato lo spostamento di 4 giorni delle scadenze Iva f24. A meno di interventi incisivi da subito sarà una lotta per tutti rimanere a galla.

Aiuto concreto da parte dello Stato e facilità di avere dispositivi che danno sicurezza psicologica: questo è quello che servirebbe. Al momento, in ogni caso, ci stiamo organizzando per quando riprenderanno le attività. Stiamo facendo in modo che i nostri ragazzi abbiano tutte le misure di sicurezza previste.

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