Draghi umilia Renzi: "Occupazione trainata solo da over 55"

Brutte notizie per Matteo Renzi in arrivo da Francoforte.

Secondo la Banca centrale europea nel bollettino statistico diffuso oggi la crisi in Italia ha avuto un impatto incisivo e duraturo sull'occupazione, "che è rimasta pressoché invariata, in controtendenza rispetto all'insieme dell'area euro e alle sue economie più piccole".

Secondo l'analisi dei dati che prendono in esame il periodo che va dal terzo trimestre del 2013 al primo di quest'anno, la situazione italiana è contraddistinta inoltre da un incremento nel numero di occupati soprattutto nella fascia più alta di età, fra la popolazione con più di 55 anni. Un calo vistoso, invece, si può registrare fra gli impiegati fra i 25 e i 54 anni e - con valori ancora più preoccupanti, nei lavoratori con meno di 55 anni.

Tradotto in parole semplici: quando Renzi si vanta per gli effetti benefici del Jobs Act sul mercato del lavoro, si sappia che a permettergli di gonfiare i numeri sono solo i dati relativi agli over 55. Per i più giovani, continuano gli anni di vacche magre.

La situazione è ancora più grigia se si guarda all'estero. "La Germania - scrive l'Eurotower - mostra adesso un'occupazione superiore del 5% ai livelli pre-crisi (seconda solo a Lussemburgo e Malta), mentre il dato per la Spagna resta inferiore del 15% al picco toccato prima della crisi, nonostante la forte ripresa osservata di recente".

"In Francia il numero di occupati si è portato lievemente al di sopra dei valori pre-crisi, sostenuto in ampia misura dal considerevole aumento dei dipendenti pubblici."

Perfino la Grecia fa meglio del nostro Paese: insieme a Lisbona e Dublino, anche Atene ha trainato la ripresa, facendo segnare un "marcato" aumento nel numero di occupati.