Eataly, Bonomi rileva il 52%. Il gruppo valutato 600 milioni

Previsto aumento da 200 milioni e acquisto di quote dai soci. La famiglia vende, ma Nicola Farinetti sarà presidente

Eataly, Bonomi rileva il 52%. Il gruppo valutato 600 milioni

Rivoluzione in casa Eataly, che passa alla Investindustrial di Andrea Bonomi e punta forte sugli Stati Uniti. La maggioranza (52%) del gruppo del food italiano è stata rilevata dalla società di investimenti dopo una lunga e riservata trattativa tra lo stesso Bonomi e Nicola Farinetti, ceo e figlio del fondatore di Eataly Oscar Farinetti.

L'accordo raggiunto tra Milano e New York permetterà al gruppo di avere nuova liquidità per un'ulteriore espansione negli Usa, è prevista l'acquisizione del restante 40% del business di Eataly negli Stati Uniti, ma anche di sanare il debito. Una vera seconda storica stagione per il gruppo torinese nato nel 2004 con l'idea di portare le eccellenze del food italiano all'estero. L'operazione prevede un aumento di capitale di 200 milioni e un concomitante acquisto da parte di Investindustrial di quote detenute dalla famiglia Farinetti. Mentre gli altri azionisti di peso (famiglia Baffigo / Miroglio e Clubitaly-Tamburi Investment Partners) non dovrebbero vendere azioni. Il valore delle quote acquistate non è stato reso noto, ma secondo fonti finanziarie il valore d'impresa concordato è sui 600 milioni: molto meno delle cifre circolate 3-4 anni fa quando Eataly puntava alla Borsa con valutazioni da 1 fino a 3 miliardi.

Dopo un 2019-2020 non facili (nel 2020 il fatturato è sceso a 353 milioni da 521 milioni; mentre è stato di 464 milioni nel 2021) a causa della pandemia, la società è ripartita comunque su basi solide: l'azienda ha stimato 600 milioni di fatturato nel 2022, grazie a 44 negozi in 15 Paesi, fra cui Italia, Stati Uniti, Canada, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia, Svezia e Brasile.

Guardando alla governance, Nicola Farinetti, lascerà la carica di ad per assumere quella di presidente. Al suo posto, a breve, arriverà un nuovo manager per guidare la crescita su scala globale. Il progetto di Investindustrial mantiene la società in Italia (il quartier generale è a Monticello D'Alba, in provincia di Cuneo), ma punta su una forte crescita estera a cominciare dagli Stati Uniti, dove la catena è già presente con 8 flagship store, e sullo sviluppo nel Middle East Asia, dove il gruppo è attualmente presente con 16 punti vendita in franchising.

Quanto a Investindustrial, la mossa su Eataly rappresenta un ulteriore rafforzamento nel settore food, dove di recente ha investito oltre 2,5 miliardi, per esempio con la catena di ristoranti Dispensa Emilia, o rilevando il gruppo La Doria. La creatura di Andrea Bonomi è uno dei principali gruppi d'investimento indipendenti in Europa con 11 miliardi di capitale raccolto.

«Eataly rappresenta un player unico che la famiglia Farinetti, grazie alla sua visione e capacità imprenditoriale, ha guidato nella rivoluzione del concetto di cibo italiano di alta qualità in tutto il mondo», ha commentato Bonomi.

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