Ecco lo sconto da 2.000 euro sull'auto: chi può averlo e come

Novità sul fronte automotive. Arriva un emendamento Pd al dl Rilancio. I dem propongono un contributo di 2mila euro se rottami e compri auto Euro6

Ecco lo sconto da 2.000 euro sull'auto: chi può averlo e come

Ci saranno delle novità se decidi di acquistare un'automobile. Qualcosa era già nell’aria. E guardando i dati economici del settore non poteva essere altrimenti. Le vendite di auto nell’Unione Europea più Regno Unito hanno subito un calo del 78,3%. Numeri che fanno impallidire anche il più spericolato dei piloti. Le immatricolazioni sono state 292.182 a fronte di 1.345.181 dello stesso periodo del 2019. I dati sono dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei. Tutti i mercati registrano una flessione, ma Italia e Spagna sono i mercati con il calo più pesante, rispettivamente -97,6% e -96,5%.

Così, il governo, si è messo in moto e un emendamento del Pd al dl Rilancio lo dimistra. La misura prevede il contributo da 2mila euro nel 2020 e da 1500 euro nel 2021 per chi rottama e acquista un veicolo nuovo classe euro 6. Alle persone fisiche e giuridiche che acquistano in Italia dal primo luglio al 31 dicembre 2020, anche in locazione finanziaria, un veicolo nuovo di fabbrica e che consegnano per la rottamazione un veicolo immatricolato in data anteriore al primo gennaio 2010 (o che nel periodo di vigenza dell’agevolazione superi i dieci anni dalla data di immatricolazione), è riconosciuto un contributo statale fino a 2mila euro a condizione che le motorizzazioni siano omologate nella classe euro 6 e abbiano emissioni di CO2 superiori a 61 g/km. E a condizione che sia praticato dal venditore uno sconto almeno pari alla misura del contributo statale.

In assenza della rottamazione, il contributo statale è dimezzato a mille euro, a patto che sia praticato dal venditore uno sconto almeno pari alla misura del contributo statale. Inoltre, per sostenere l’automotive, fortemente colpito dalle restrizioni alla mobilità delle misure anti-contagio da Covid-19, l’emendamento prevede l’esenzione del pagamento degli oneri fiscali per il passaggio di proprietà per la rottamazione di un’auto usata con un’altra auto usata non inferiore a euro 5.

Il Movimento Cinque Stelle punta, invece, a rifinanziare gli attuali incentivi per le auto elettriche e ibride "plug-in", ampliando la platea dei modelli ammissibili. Ma si oppone all’ipotesi di incentivi estesi a benzina e diesel e mirati a smaltire lo stock delle auto giù prodotte e ferme nei piazzali dei concessionari. I pentastellati puntano su un rafforzamento dell’attuale bonus destinato ad auto elettriche e ibride, creando una nuova fascia di modelli incentivabili (tra 61 e 95 g/km di CO2) con contributo di 2mila euro se si rottama un veicolo tra Euro 0 e Euro 4 e di mille euro senza rottamazione. Anche Italia Viva ha presentato un emendamento in tal senso. Da un’altra forza di maggioranza, ovvero Leu, giunge poi la richiesta di incrementare con 25 milioni in due anni il fondo per le due ruote, con estensione a tricicli e quadricicli, e con ammissione per la rottamazione anche di veicoli Euro3.

Gli emendamenti di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia appoggiano sia il rifinanziamento del bonus per l’elettrico, sia la rottamazione estesa a motori benzina e diesel Euro6, finalizzata allo smaltimento dello stock di invenduto. Ma c’è anche convergenza tra Fratelli d’Italia e una forza di maggioranza, Italia Viva, sull’innalzamento della detraibilità Iva delle spese relative alle autovetture per imprenditori e lavoratori autonomi, dal 40 al 100%.

Fdi punta anche al rafforzamento del credito di imposta per i veicoli commerciali e industriali (che ha sostituito il superammortamento fiscale). L’idea sarebbe raddoppiare sia l’aliquota, dal 6 al 12%, sia il limite di spesa incentivabile, da 2 a 4 milioni.

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