Eni entra in BF International. Più sinergie nel settore no food

L'investimento iniziale ammonta a circa 50 milioni. Servirà a produrre materiali destinati alle bioraffinerie

Eni entra in BF International. Più sinergie nel settore no food
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La collaborazione tra BF ed Eni si consolida con un nuovo investimento strategico, segnando un ulteriore passo avanti nella valorizzazione e internazionalizzazione del gruppo guidato dall'ad Federico Vecchioni. Eni Natural Energies, controllata da Eni, è infatti entrata nel capitale sociale di BF International Best Fields Best Food Limited attraverso un'operazione da circa 50 milioni di euro. L'operazione rafforza la sinergia nel settore no food, in particolare nella produzione di agri-feedstock (oli vegetali per l'approvvigionamento delle bioraffinerie ottenuti da coltivazione in aree abbandonate o degradate; ndr), valorizzando il know-how e le competenze tecniche del gruppo BF.

L'ingresso di Eni rientra in una più ampia strategia di crescita e internazionalizzazione, in linea con il piano industriale 2023-2027 che prevede la valorizzazione fino al 49% di BF International. Nel corso del 2024 sono entrati diversi investitori strategici. A giugno hanno investito nel capitale della società Inarcassa con circa 5 milioni di euro e Quinto Giro Investimenti con quasi 2 milioni, oltre a Dompé Holdings (socia di BF con il 25% circa) con 20 milioni circa. Ad aprile Simest e il Fondo Unico di Venture Capital avevano investito 4,25 milioni, includendo anche un finanziamento soci di 10,75 milioni. A settembre, Itaca Multi Strategy, fondo gestito da Miria Asset Management Limited, ha contribuito con circa 10 milioni di euro, mentre a novembre Dompé Holdings ha acquistato altri 20 milioni in azioni. A fine dicembre, infine, è stata siglata una partnership con Farmfront, società controllata dal fondo Carlyle e specializzata in sistemi per l'irrigazione. In virtù dell'intesa, Farmfront ha acquisito una quota di minoranza di BF International per circa 10 milioni di euro firmando contestualmente un accordo commerciale di cinque anni per la fornitura di prodotti e servizi per l'irrigazione.

Occorre ricordare che la ex Bonifiche Ferraresi nelle scorse settimane ha avviato una collaborazione con Leonardo nell'ambito del Piano Mattei per l'Africa, con l'obiettivo di sviluppare progetti di smart agriculture nei Paesi africani individuati dal governo italiano, tra cui Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Mozambico ed Etiopia. Grazie alle tecnologie digitali e satellitari di Leonardo, sarà possibile monitorare dallo spazio le colture, i suoli e le risorse idriche, ottimizzando la resa agricola e migliorando la gestione del territorio. Inoltre, l'introduzione di soluzioni basate sull'intelligenza artificiale e sull'analisi di big data consentirà una pianificazione più efficiente e sostenibile delle attività agricole, contribuendo alla sicurezza alimentare e alla tutela della biodiversità.

Per l'operazione con Eni BF è stata assistita da Intesa

Sanpaolo (Divisione Imi Corporate & Investment Banking) in qualità di Sole Financial Advisor, da L&C Consulting & Partners come advisor industriale e da Grimaldi Alliance ed Esiodo in qualità di advisor legali.

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