Euronext: "Borsa Italiana prioritaria"

Il gruppo francese cerca di rassicurare dopo le polemiche ma non parla di esuberi

Euronext: "Borsa Italiana prioritaria"

Il dossier Borsa Italiana torna bollente. A meno di un anno dall'accordo sul passaggio di Piazza Affari a Euronext, circuito paneuropeo con sede ad Amsterdam e a traino francese, la politica prende posizione contro il rischio che Piazza Affari si tramuti in una provincia dell'impero francese e che ai tagli del personale prospettati per raggiungere le agognate sinergie di costo, segua un depotenziamento del mercato tricolore e dei servizi strategici alla crescita del Paese.

Dopo un cortocircuito di indiscrezioni e polemiche, ieri da Parigi hanno risposto: «Borsa Italiana è parte integrante del progetto europeo Euronext e non ci sarà alcun successo per Euronext in Europa senza la crescita del business di Borsa Italiana in Italia», ricordando il trasferimento a Bergamo del data center che rappresenta il 25% degli scambi azionari europei e sottolineando il lavoro congiunto con Milano «per garantire la realizzazione di numerosi progetti e far crescere il business i Borsa Italiana, in particolare pe rlo sviluppo in Europa di Mts, Monte Titoli, CC&G, ELite e per rafforzare Milano come piazza di quotazione». Nessun accenno al tema più scottante: gli esuberi in arrivo con il piano industriale atteso per novembre e che, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbero toccare fino a 200 dei 700 dipendenti di Borsa Italiana. «Qualsiasi ipotesi sui contenuti del piano è pura speculazione», ha puntualizzato Euronext.

Non molto. «Occorre vigilare affinché la Borsa non sia svuotata», ha dichiarato Sestino Giacomoni, componente del coordinamento di presidenza di Fi e presidente della commissione di vigilanza su Cdp, per poi aggiungere: «Ci auguriamo che Euronext valorizzi sempre più le competenze italiane anche perché Borsa italiana contribuisce per un terzo dei ricavi del gruppo (in soli due mesi ha fatturato 89,6 milioni sui 328 milioni complessivi registrati nel trimestre dal gruppo). Vigileremo affinché venga rafforzata la presenza italiana in Euronext, attribuendo ai manager di Borsa ruoli chiave». Anche Giulio Centemero, parlamentare della Lega e componente della commissione Finanze, ha chiesto che venga «potenziata l'offerta finanziaria a servizio delle imprese» per poi preannunciare un'interrogazione a Daniele Franco, ministro dell'Economia «per capire come il governo si stia muovendo per salvaguardare i posti di lavoro di Borsa Italiana». Anche Giorgia Meloni, presidente di Fdi, ha ricordato che «è una società strategica per l'interesse nazionale e averne ceduto il controllo ai francesi è stato un errore madornale». Di tutela dell'occupazione ha parlato anche Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. «Non permetteremo che Euronext attui operazioni unilaterali; eventuali tagli sono del tutto ingiustificati», ha sostenuto Riccardo Colombani, segretario First Cisl.

A Palazzo Mezzanotte, intanto, sale il fermento sull'atteso cambio al vertice: i rumor danno in pole position Alessandro Decio per il posto di Raffaele Jerusalmi in scadenza la prossima primavera. Sarebbe la prima mossa di Dario Scannapieco, neo ad di Cdp (entrata in Euronext con il 7,3% del capitale a presidio dell'asset strategico per il Paese) a cui spetta la nomina.

Un compito delicato, per cui sarebbe in corso un braccio di ferro con Caisse des Dépôts, gli azionisti francesi di Euronext. Nel frattempo, il Copasir sta alzando le antenne per capire se le deleghe del futuro ad saranno sufficienti a garantire indipendenza e centralità.

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