
La cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann passa all'incasso su Ferrari. Ieri, a mercati chiusi, Exor ha annunciato la vendita del 4% delle azioni ordinarie della casa di Maranello, tramite un'offerta rivolta a investitori istituzionali (con Société Générale Joint Book Runner). I proventi dell'operazione, che ha quale oggetto 7 milioni di titoli, dovrebbe aggirarsi nell'intorno dei 3 miliardi di euro considerando uno sconto del 5-7% sul prezzo di chiusura di ieri a 483,10 euro (+1,2%).
Come spiega la stessa Exor nella sua nota, la transazione (che si perfezionerà il 3 marzo con il coordinamento di Goldman Sachs e Jp Morgan) ridurrà la concentrazione del portafoglio e consentirà «una nuova significativa acquisizione, quando se ne presenterà l'opportunità»: i settori di interesse sono salute, tecnologia e lusso. Inoltre, Exor intende utilizzare parte dei proventi della transazione per il lancio di un nuovo programma di buyback da 1 miliardo. La vendita non andrà a incidere sull'impegno a lungo termine della holding, che resterà il maggiore azionista singolo di Ferrari, con circa il 20% dei diritti economici e il 30% dei diritti di voto. Tutti gli accordi di governance relativi alla partecipazione in Ferrari rimarranno invariati, incluso quello tra la stessa Exor, Piero Ferrari e il Trust Piero Ferrari, che insieme continueranno a detenere una quota in Ferrari vicina al 50 per cento. «Negli ultimi dieci anni, la performance di Ferrari - ha precisato John Elkann, amministratore delegato di Exor - è stata un fattore determinante nella triplicazione del Nav (valore netto degli attivi) di Exor; grazie al suo successo, la quota di Ferrari sul Nav è passata da circa 15% a circa 50 percento. Questa operazione ci permetterà di ridurre la concentrazione e di migliorare la diversificazione attraverso una nuova significativa acquisizione, in linea con il nostro obiettivo di costruire grandi società».
Contestualmente, la società guidata da Benedetto Vigna ha annunciato che intende acquistare fino al 10% delle azioni vendute da Exor fino a un massimo di 300 milioni.
Questo acquisto di azioni proprie - viene spiegato - deve essere considerato come parte del programma pluriennale da 2 miliardi di Ferrari. Costituirà la settima tranche di tale programma e sarà finanziato dalle disponibilità liquide di Ferrari.
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