Il Fisco entra nei conti correnti per smascherare i "furbi"

Entro oggi le banche dovranno comunicare all'Agenzia delle Entrate la giacenza media dei depositi

Il Fisco entra nei conti correnti per smascherare i "furbi"

Da domani il Fisco saprà tutto di noi. Scade oggi infatti il termine entro cui le banche dovranno comunicare all'Agenzia delle Entrate i dati sui conti correnti indicando la gicenza media dei risparmi dei contribuenti italiani. Questo valore verrà direttamente inviato all'Anagrafe tributaria che verrà poi inserito nel database dell'Inps. Da qui scatterà il nuovo calcolo dell'Isee. Di fatto i furbi hanno le ore contate, ma analizzando la faccenda da un altro punto di vista va detto che un altro pezzo di privacy viene distrutta a danno dei contribuenti. Con questa nuova norma che era stata inserita nelle legge di Stabilità, chi dovrà accedere a prestazioni agevolate o magari a sconti e sgravi per esempio sulle tasse universitarie non dovrà più autocertificare i depositi in banca. Farà tutto l'Agenzia delle Entrate con l'aiuto degli istituti di credito. Un controllo questo che, secondo il Tesoro si è reso necessario analizzando i dati degli scorsi anni. Nel 2014 il 73% di coloro che hanno richiesto l’Isee, ha dichiarato di non
avere un conto in banca.

Insomma il nuovo corso intrapreso dall'Agenzia delle Entrate serve a colpire i furbi, ovvero chi ha goduto in precedenza delle agevolazioni senza averne diritto. Ma c'è un allarme ben preciso: l'incrocio dei dati sarà retroattivo e stanerà anche chi ha fatto il furbo in passato.

Insomma entro oggi tutti gli intermediari dovranno consegnare al Fisco i dati sullle giacenze medie. Per giacenza media si intende "l’importo medio delle somme a credito del cliente su base annua". Da domani i nostri risparmi non avranno più segreti.

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