Gigafactory Audi in Italia: sfida Torino-Motor Valley

Marsiaj (Unione industriali del capoluogo) lancia la candidatura: "Ipotesi straordinaria"

Gigafactory Audi in Italia: sfida Torino-Motor Valley

In Italia cresce l'attenzione sulla possibilità che Volkswagen Group decida di realizzarvi una delle sei gigafactory europee programmate (è recente l'ok per Valencia, in Spagna). Ecco allora emergere - dopo che il numero uno di Audi, Markus Duessmamn, non ha escluso l'ipotesi - una sorta di contesa tra Torino e la Motor Valley emiliano-romagnola. Entrambi i territori vantano la presenza di aziende legate al gruppo tedesco: Italdesign a Moncalieri (Torino); Automobili Lamborghini e Ducati, rispettivamente a Sant'Agata Bolonese e Borgo Panigale (Bologna). E proprio l'(auto)candidatura torinese è stata la prima a uscire allo scoperto. «L'ipotesi che Audi realizzi una gigafactory a Torino è un'idea straordinaria, un progetto straordinario, ne ho parlato con con l'ad di Italdesign, Antonio Casu. Ci incontreremo, lui parlerà con i vari stakeholder che hanno potere su questo», ha affermato il presidente dell'Unione Industriali di Torino, Giorgio Marsiaj. Gli ha fatto eco Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte: «È un'opportunità importante, un'opportunità per un nuovo settore, quello della produzione delle batterie, che va a impattare su un territorio che per sua natura ha una vocazione industriale e una vocazione automotive. Spero che ci sia il contesto per poter cogliere e approfondire questa opportunità».

Torino, dunque, forte di essere con Mirafiori al centro dei piani hi-tech per l'elettrificazione di Stellantis, si è fatta avanti. Alla finestra, a quanto sembra, è invece la Motor Valley. Secondo voci, comunque, la «Terra dei motori», in caso di scelta, sarebbe favorita. Il gruppo tedesco ha già destinato importanti investimenti sia in Ducati sia soprattutto in Lamborghini (1 miliardo nel 2014 per la produzione di Urus e 600 posti di lavoro). Inoltre, in quella occasione la stessa Regione Emilia-Romagna non aveva fatto mancare, per il potenziamento del polo Lamborghini, il suo apporto. Si tratterebbe di replicare il lavoro svolto, all'epoca, da Stephan Winkelmann (numero 1 di Lamborghini) e Giuseppe Tartaglione (presidente Corporate Relations di VW AG).

E visti i progetti della stessa Audi, cioè la creazione di un polo del lusso elettrico con Lamborghini e Bentley, ma anche Ducati che pure segue questa via, e senza dimenticare Porsche, ormai verso lo scorporo da Volkswagen e la successiva quotazione, una gigafactory, nell'area che raccoglie il fior fiore delle competenze su potenza e passione, calzerebbe su misura. A beneficiare della fabbrica di celle per batterie (per le macchine più performanti nel rapporto tra energia e potenza è privilegiata la seconda) potrebbero essere anche gli altri costruttori presenti, tra cui Faw Silk.

A proposito del gruppo cino-americano produttore di supercar elettriche, insediatosi da poco nel Reggiano e con un piano di investimenti di 1,3 miliardi: attualmente è in corso un riaggiustamento dei pesi tra i due azionisti e la situazione è in stand-by. Da Pechino, comunque, garantiscono che il piano va avanti.

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