La Confederazione ellenica del commercio e dell’imprenditoria ha scritto una lettera aperta ad Alexis Tsipras e agli altri leader europei per chiedere loro di fare tutto il possibile perché Atene resti nell’Eurozona. In caso di Grexit, secondo gli imprenditori, ci sarà infatti una "esplosione della disoccupazione".
I dati attuali, del resto, non fanno ben sperare. Le esportazioni sono congelate, le prenotazioni turistiche in calo e la disoccupazione già supera il 25 per cento.
L’Associazione delle imprese attive nell’ingegneria civile (Sate) - scrive IlFattoQuotidiano.it - stima che solo lo scorso fine settimana, in attesa dell’esito del referendum, siano state lasciate a casa 40mila persone che lavoravano nei cantieri del Paese, fermi perché i progetti di edilizia pubblica non vengono più finanziati e le aziende non possono pagare i fornitori, che iniziano a pretendere pagamenti anticipati al 100 per cento.
Chi esporta ha anche maggiori problemi. Perchè non può utilizzare i soldi che arrivano sul proprio conto corrente, di fatto congelato.
"Non rendere vani i sacrifici dei greci" è la richiesta esplicita avanzata dalla Confederazione che rappresenta decine di migliaia di piccole e medie aziende del settore industriale, del turismo, del commercio e dei servizi.
"Le aziende stanno già soffocando a causa dei controlli sui capitali - si legge nella lettera - se la liquidità non viene ripristinata urgentemente l’esplosione della disoccupazione sarà drammatica e i sacrifici che il popolo greco ha fatto negli ultimi sei anni non saranno serviti a nulla".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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