Incubo pensioni infinito: col sistema contributivo in arrivo tagli fino al 34%

Boeri vuole passare al sistema contibutivo. Ecco quanto perderebbero i pensionati caso per caso

Incubo pensioni infinito: col sistema contributivo in arrivo tagli fino al 34%

Il sistema pensionistico ha bisogno di una maggiore flessibilità in uscita. Su questo sembrano essere tutti d'accordo. Tuttavia l'ipotesi avanzata dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, di applicare totalmente il sistema contributivo rischia di pesare sulle tasche dei pensionati italiani. "È una proposta profondamente sbagliata e iniqua", tuona la Uil in una nota che accompagna uno studio per dimostrare come, applicando questa conversione, i futuri pensionati avrebbero una riduzione media del trattamento tra il 10% e il 34%.

Secondo i calcoli dei tecnici della Uil, la riduzione del 7%-10% rispetto al calcolo attuale è "riconducibile a un calcolo sterile effettuato senza tenere conto della reale situazione dei singoli lavoratori". Prendiamo, per esempio, una lavoratrice dipendente di 62 anni con i primi versamenti a giugno 1979 (36 anni di anzianità contributiva ad oggi), carriera lavorativa senza interruzioni, appartenente al regime "misto" non avendo maturato 18 anni prima del 1995, reddito medio negli ultimi 10 anni 39.800 euro e decorrenza pensione luglio 2015: a fronte dell'attuale pensione lorda di 2.163 euro, con il sistema contributivo si scenderà a 1.889 con una perdita del 12,67%. Nell'arco di un anno intero la lavoratrice dipendente di 62 anni arriverebbe, così a prendere 3.211 euro in meno. Prendiamo sempre una lavoratrice dipendente di 62 anni ma con primi versamenti a gennaio del ’76 (39 anni e 6 mesi di contribuzione), carriera lavorativa senza interruzioni, appartenente al regime retributivo fino al 2012, reddito medio ultimi 10 anni circa 34.500 euro e decorrenza pensionamento luglio 2015: a fronte dell'attuale pensione lorda di 2.209 euro, con il sistema contributivo prenderebbe 1.527 perdendo il 30,87% al mese. Nel giro di un anno si vedrebbe decurtata 8.866 euro. Stesso discorso (se non peggio) se per un lavoratore dipendente di 62 anni con 35 anni di contributi, carriera lavorativa senza interruzioni, appartenete al regime retributivo fino al 2012 e reddito medio ultimi 10 anni 33mila euro.

In quest'ultimo cosa, l'attuale pensione lorda di 2.345 euro al mese verrebbe sostituita da un assegno da 1.549. Una perdita mesile del 33,94% che porterebbe il pensionato a percepire 10.348 euro in meno in un anno.

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