Un incontro positivo ma interlocutorio. È la sintesi che i sindacati traggono dal primo faccia a faccia con Certares mentre prosegue a oltranza, senza alcuna deadline, la trattativa esclusiva tra il Tesoro e il fondo statunitense per la vendita di Ita Airways. Fonti vicine a Certares ribadiscono come ci sia un «totale allineamento sulle visioni future» tra il fondo Usa e Ita. Ieri i rappresentanti del fondo guidato da Greg O'Hara hanno incontrato l'Enac e l'Art, l'Autorità per i trasporti.
Il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, ha auspicato che le risorse già autorizzate dalla Commissione europea (400 milioni) vengano messe immediatamente a disposizione di Ita laddove la compagnia dovesse trovarsi, con l'approvazione dei risultati semestrali, nella fattispecie dell'articolo 2446 cc (perdite superiori a un terzo del capitale). Certares sta «aspettando le valutazioni del nuovo governo. Non hanno risposte sul piano industriale perché è ancora tutto in itinere», ha chiosato Claudio Tarlazzi della Uil Trasporti.
Oggi si riunirà il cda della compagnia per approvare i risultati semestrali.
Varie indiscrezioni di stampa hanno riportato fratture all'interno del board, con i sei membri dimissionari che avrebbero chiesto di inserire un punto all'ordine del giorno per mettere in discussione le deleghe relative alla privatizzazione di Ita, nelle mani attualmente del presidente esecutivo Alfredo Altavilla (in foto). Il Mef, azionista unico di Ita, avrebbe chiesto di evitare polemiche per non compromettere la trattativa in corso.
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