L'Arabia Saudita "punisce" Mosca: prezzi del petrolio in picchiata

L'Arabia Saudita ha deciso unilateralmente di abbassare i prezzi del petrolio. Riad ha applicato il più grande taglio dei prezzi degli ultimi 20 anni

L'Arabia Saudita "punisce" Mosca: prezzi del petrolio in picchiata

Prima il mancato accordo sul taglio alla produzione per 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno tra i Paesi Opec e quelli non Opec, Russia in primis, poi la reazione dell'Arabia Saudita, con Riad che ha lanciato una vera e propria guerra dei prezzi.

Il lunedì inizia con uno schock generale per i prezzi del petrolio, crollati di oltre il 30% dopo aver registrato il più grande calo dalla guerra del Golfo del 1991 a oggi. A che cosa è dovuto questo crollo? Come ha ricostruito l'agenzia Agi, due sono gli eventi che hanno scatenato la tempesta perfetta: il punto di non incontro tra Opec e Opec+ e la risposta del governo saudita.

La Russia si è rifiutata di applicare tagli alla produzione di oro nero per venire incontro al calo della domanda e per assicurare di fronte alle incertezze economiche innestate dallo scoppio del coronavirus. Ma il motivo del crollo del petrolio è anche e soprattutto un altro e non dipende direttamente dal Covid-19.

L'Arabia Saudita ha voluto quasi punire la risposta di Mosca, decidendo unilateralmente di abbassare i prezzi e applicando il più grande taglio dei prezzi degli ultimi 20 anni. Tanti gli effetti a cascata: il prezzo del petrolio destinato all'Asia è sceso di 4-6 dollari al barile, mentre quello degli Stati Uniti si è ridotto di 7 dollari al barile.

Riad punisce Mosca

Aramco ha venduto il suo barile di Arabian Light a un prezzo inedito e senza precedenti: 10,25 dollari al di sotto del prezzo di North Sea Brent. Di conseguenza, tanto Wti che Brent sono scesi rispettivamente a 29 e 33 dollari al barile.

Gli esperti sottolineano come un calo del genere sui prezzi del greggio sia senza precedenti e invii un'enorme onda d'urto attraverso i mercati finanziari. Non solo: gli analisti sono convinti che l'Arabia Saudita sia intenzionata a punire la Russia.

Per quanto riguarda il futuro, il mercato del petrolio rimarrà al ribasso nei prossimi mesi perché i tagli di Riad avranno un effetto combinato con l'arresto della crescita economica globale provocato dal coronavirus. Lo stesso arresto che ha ridotto la domanda di oro nero.

L'obiettivo dell'Opec e dell'Arabia Saudita sembra essere uno e uno soltanto: togliere quote di mercato alla Russia. L'arma? Scatenare una guerra dei prezzi che avrà ripercussioni sul mondo intero.

Riad è pronta, scrive il

Financial Times, ad annunciare mega sconti ai clienti dell'Europa nord-occidentale, un mercato chiave per gli ex alleati russi. Gli sconti in arrivo sono senza precedenti: oltre 8 dollari al barile rispetto al marzo.

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