Ecco cosa c'è davvero dietro l'aumento dei prezzi

Una norma inclusa nel decreto infrastrutture introduce una novità sul settore trasporti. L'effetto sui prezzi

Ecco cosa c'è davvero dietro l'aumento dei prezzi

Basta una leggina, minuscola e quasi invisibile, per mandare a monte (se non proprio a quel paese) anni di battaglie ecologiche e sforzi per contenere i prezzi dei prodotti finiti. Minacciati, mai così tanto, dal rincaro dell'energia, dall'impennata dei costi nella catena di distribuzione e dalla galoppante inflazione. La norma in questione è stata inserita qualche settimana fa nel decreto infrastrutture che ha riscritto parte delle regole del gioco. Una riga quasi innocente, ma dai risvolti incredibili.

Per capire bisogna fare un salto indietro al 2016, quando ad Annone Brianza un cavalcavia crollò sulle teste di alcuni automobilisti. Una relazione tecnica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti indicò la necessità di limitare i carichi dei trasporti eccezionali per non sovraccaricare ponti e viadotti. La legge è arrivata cinque anni dopo, spiazzando da un momento all'altro le aziende che mobilitano merci speciali e rischiando di produrre effetti sulla vita di tutte le persone. "Questo è un trasporto eccezionale", spiega Paolo Zanella, direttore Logistica Acciaieria a Terni all'inviata di Quarta Repubblica mostrando un camion con 4 balle di acciaio sopra il cassone. "Sino a ieri noi potevamo caricare quattro rotoli insieme e spedirli. Dall'introduzione della norma noi possiamo caricare un solo rotolo. E dobbiamo usare quattro camion". E tanti saluti alla transizione ecologica. "È stato un incubo - insiste Zanella - dal venerdì al lunedì abbiamo dovuto cambiare tutto, cercare mezzi e autisti".

I punti chiave della norma sono due: primo, la riduzione del carico massimo che passa dal 108 tonnellate a 86 tonnellate proprio per garantire la stabilità a ponti e cavalcavia italiani; secondo, il carico deve essere di un pezzo unico. Quindi il limite delle 86 tonnellate deve essere raggiunto con un unico rotolo di acciaio, anche se - singolarmente - pesa molto meno. Tradotto: il numero di camion da utilizzare, dunque di benzina da consumare, emissioni e autisti da impiegare, cresce a dismisura. Gli effetti si hanno sui prodotti finiti, ovviamente: se il costo del trasporto viene quadruplicato, prima o poi il rincaro arriverà anche sugli scaffali.

Se a questa leggina aggiungiamo il boom del prezzo dell'energia, non è difficile immaginare come una forchetta (solo per restare nel campo dell'acciaio) possa accrescere il suo costo rapidamente. Discorso che ovviamente vale anche per lavatrici, asciugatrici, frigoriferi e tutto ciò che contiene acciacio. L'ennesima mazzata per le famiglie e le imprese.

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