Nelle pieghe della manovra emerge un dettaglio da molti giudicato positivo. Il rafforzamento del bonus asili nido scatterà dal primo gennaio e non da settembre come anticipato precedentemente. A parlarne è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in Senato. Le coperture arriveranno in gran parte dal risparmio che lo Stato accumula grazie alla riduzione dello spread.
La misura consentirà la gratuità degli asili nido per la grande maggioranza delle famiglie italiane e rappresenta, sempre secondo l’esecutivo, una misura importante anche dal punto di vista del sostegno all’occupazione femminile. L’intervento prevede un incremento del sostegno da 1500 a 3000 euro annui per i nuclei con Isee sotto i 25mila euro e un incremento da 1500 a 2500 per quelli da 25mila a 40mila.
Il ministro, come sottolinea Repubblica, ha aperto quindi a nuove modifiche al testo. “Il governo ha grande rispetto e disponibilità al dialogo e al confronto, penso e auspico che il lavoro parlamentare possa migliorare ulteriormente la manovra salvaguardando l’impianto e gli obiettivi”. Questa “felice” anticipazione arriverebbe, come detto, grazie ai minori costi per lo Stato legati alla riduzione dello spread. È insomma grazie a questo se i nostri figli potranno godere di questo servizio pubblico. L’azione del governo porterà infatti godere di sensibili risparmi.
“Grazie al calo del differenziale - afferma Gualtieri - ci sarà un risparmio di 2,7 miliardi per l’anno in corso, che si può considerare ormai acquisito e di 6,7 miliardi nel 2020”. Nel quadriennio 2019-2022 l’Italia può conseguire un dividendo di credibilità di circa 38,5 miliardi. Gualtieri si è anche detto ottimista sulle prospettive di crescita del Paese. Le previsioni a breve per il quadro macroeconomico italiano, malgrado lo scenario internazionale, ricorda, hanno di recente mostrato alcuni segnali incoraggianti e indicano un incremento anche nel quarto trimestre, che potrebbe non solo migliorare rispetto allo 0,1% previsto nella Nadef. Ma dovrebbe dar luogo a un trascinamento positivo sulla crescita del 2020.
Secondo il ministro lo 0,6% di crescita appare ampiamente raggiungibile. Un obiettivo di crescita plausibile anche per la Banca d’Italia. È quanto mette in evidenza invece il direttore generale di Via Nazionale, Luigi Federico Signorini. Per lui la stima di crescita dell’economia italiana dello 0,6% contenuta nella legge di bilancio si conferma condivisibile e in linea con le valutazioni più recenti. Quanto al 2021 l’obiettivo di crescita (1%) è un po’ superiore alla stima recentemente diffusa dalla commissione europea (0,7%). Non è fuori portata, ma per raggiungerlo appare necessario che si mantengano condizioni finanziarie distese e che non si indebolisca ulteriormente il quadro internazionale.
Signorini entra poi nel merito delle misure. E sottolinea che sarà importante valutare gli effetti del bonus asili nido sulla natalità e sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro. Entrambe fortemente sostenute dall’esecutivo giallorosso. “Gli effetti del bonus per gli asili nido sono potenzialmente rilevanti, ma la scelta di legarlo all’Isee, un indicatore delle risorse disponibili a livello familiare, potrebbe scoraggiare l’offerta di lavoro di un secondo percettore di reddito, specie in prossimità delle soglie che determinano l’ammontare dell’importo”. Le rette che le famiglie pagano per gli asili nido sono infatti già modulate in funzione dell’Isee.
“L’esperienza potrà dare indicazioni utili per definire l’assetto a regime delle misure di sostegno alla famiglia”. Ne consegue che è molto importante vedere nel concreto e valutare gli aggiustamenti che si ritengono necessari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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