Mars si mangia il gruppo delle Pringles

Compra Kellanova per 35,9 miliardi. C'è pure Rice Krispies

Mars si mangia il gruppo delle Pringles
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Gli snack al cioccolato «sposano» le chips ricurve prodotte con fiocchi di patate. Potenza della Borsa di Wall Street quando si insinua anche nelle nostre dispense. Ieri, infatti, Mars - il colosso a stelle e strisce che detiene i marchi M&M's e Snickers - ha annunciato l'acquisito per 35,9 miliardi di dollari di Kellanova, proprietario tra gli altri dei marchi Pringles e Rice Krispies. Si tratta di un'Opa al prezzo unitario di 83,50 dollari per azione con un premio di circa il 44% rispetto alla media dell'ultimo mese. Nel 2023 Kellanova ha registrato un fatturato netto di oltre 13 miliardi di dollari, con una presenza in 180 mercati e circa 23mila dipendenti. Mars, oltre ai dolciumi, ha anche 10 marchi di prodotti per la cura degli animali domestici con oltre un miliardo di dollari di vendite, tra cui Royal Canin, Pedigree, Whiskas, Cesar e Sheba. Con oltre 150.000 dipendenti il fatturato netto 2023 è stato di oltre 50 miliardi.

Per le Pringles si tratta del secondo passaggio di proprietà in dodici anni. Cedute nel 2012 da Procter & Gamble a Kellogg's per 2,7 miliardi di dollari in quanto il colosso dell'healthcare e dei detersivi intendeva uscire dal settore food, ora traslocano sotto un'altra bandiera inseme agli altri marchi dello spin-off di Kellogg's (cui sono rimasti esclusivamente i cereali) varato nel 2022. L'operazione ha incontrato il favore di Wall Street che ha spinto il titolo Kellanova al rialzo del 7,7% a 80 dollari. «È la più grande operazione in quasi un decennio e potrebbe stimolare altre fusioni e acquisizioni nel settore», ha commentato un analista.

La storica azienda fondata da Franklin Clarence Mars e sua moglie nel 1911 continua a essere proprietà dei discendenti da oltre un secolo (non è quotata come le nostre Ferrero e Barilla, ndr), ma dal 2001 ha un management non familiare. Kellanova entrerà a far parte della divisione Snacking, guidata da Andrew Clarke.

«È una combinazione storica, con un'ottima compatibilità culturale e strategica», ha commentato Steve Cahillane, presidente e ad di Kellanova. «Ora abbiamo un'opportunità sostanziale di sviluppo», gli ha fatto eco il ceo di Mars, Poul Weihrauch.

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