Mediaset batte le stime. E la Borsa brinda (+5,5%)

Utile meglio del previsto, crescono gli ascolti. E il cfo Giordani conferma il progetto europeo

Mediaset batte le stime. E la Borsa brinda (+5,5%)

Nonostante l'emergenza Covid, Mediaset ha chiuso i primi nove mesi con 10,5 milioni di utile, meglio delle previsioni degli analisti. Così il titolo è stato premiato in Borsa con un rialzo del 5,5%. La crescita degli ascolti dell'1,5% nella fascia Prime time e il contenimento dei costi, ridotti dell'11,2%, hanno permesso al gruppo guidato dall'ad Pier Silvio Berlusconi di raggiungere, nonostante il lockdown e il calo della raccolta pubblicitaria, questo risultato positivo. A risentirne sono stati i ricavi: 1,7 miliardi in discesa rispetto ai 2 miliardi dello stesso periodo del 2019. In Italia il fatturato è stato di 1,1 miliardi, a fronte degli 1,3 miliardi dell'anno precedente, complice un buon terzo trimestre, dove i ricavi sono stati pari a 384,8 milioni con un aumento del +4,1% rispetto al 2019. In frenata invece la raccolta pubblicitaria: -14,5% nei 9 mesi rispetto all'anno precedente. Ma il managing director di Publitalia Matteo Cardani ha ricordato, in conference call, come nei primi sei mesi del 2020 la raccolta era scesa addirittura del 24,5% mentre a fine settembre ma c'è stato un recupero grazie a un ottimo terzo trimestre.

«Abbiamo realizzato una performance straordinaria nell'ultimo trimestre forse la migliore del settore con andamento positivo dei ricavi pubblicitari (+4,7%) superiori alle aspettative e meglio del mercato italiano (-1,4%)», ha detto Marco Giordani responsabile finanziario del gruppo: «Purtroppo i provvedimenti introdotti per limitare la seconda ondata di contagio danno limitata visibilità sugli ultimi mesi dell'anno, ma contiamo di agire ancora sui costi e sulla gestione di cassa, così come fatto nei primi nove mesi». Quanto ai piani di espansione internazionale Giordani ha specificato che la società è sempre convinta della necessità di un consolidamento del settore. «La nostra visione è sempre la stessa, ma non abbiamo aggiornamenti - ha detto il manager- Fininvest e i suoi azionisti credo abbiano già deciso di perdere un po' di controllo per avere un gruppo più grande. Già con Mfe, Fininvest (che ha il 45,8%) avrebbe creato una società più contendibile. Ma per ora le difficoltà che stiamo vivendo per il Covid ci fanno pensare più ai risultati che alle strategie. Le sfide per il settore sono comunque ancora più evidenti rispetto a un anno fa. Diciamo che ora siamo focalizzati sul breve termine ma per il medio-lungo termine restiamo convinti che bisogna guardare all'estero». La partecipazione in ProsiebenSat1 è sempre al 24,9%.

«Siamo investitori di lungo termine» - ha detto ancora Giordani. Mentre Vivendi, che ha il 29% di Mediaset (di cui il 19,9% senza diritti di voto in Simon Fiduciaria)cui doveva esserci un accordo, non è neppure stata citata.

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