Mfe torna al dividendo e spinge l'Opa spagnola. Bene la pubblicità

Nel primo trimestre raccolta +2%. Il gruppo punta a risultati positivi anche quest'anno

Mfe torna al dividendo e spinge l'Opa spagnola. Bene la pubblicità

Dopo sei anni Mediaset, divenuta MediaforEurope (Mfe) con l'avvenuto trasferimento della sede legale in Olanda, torna al dividendo: sarà di cinque centesimi per azione, in linea con le attese degli analisti.

E si tratta di una cedola utile soprattutto per concludere in tempi rapidi l'assorbimento di Mediaset Espana, che il Biscione già controlla. Perché questo dividendo, non irrisorio rispetto al valore del titolo, sarà a disposizione anche degli azionisti del gruppo spagnolo che aderiranno all'Offerta pubblica lanciata dal Mfe che, così, li invoglia ad aderirvi. Un'operazione che attende il via libera della Cnmv (la Consob spagnola) e che sarà comunque win-win per il gruppo guidato dall'amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi: se l'Opas non raggiungesse i livelli minimi di adesione, Mfe in autunno potrà infatti in ogni caso procedere con la fusione.

La scelta di Mfe-Mediaset di tornare a distribuire un dividendo «ordinario», dopo quello dell'anno scorso tutto interno alla vicenda Vivendi, ha mosso la Borsa: le azioni «A» sono scese di un marginale 0,5% ma le «B», con la stessa cedola e quindi con un rendimento inferiore, sono scivolate del 7 percento. In calo dell'1,5% Mediaset Espana mentre la tedesca Prosieben, della quale il Biscione è ampiamente primo azionista, è salita dello 0,7% mentre l'attenzione degli analisti rimane concentrata sulla sua assemblea di giovedì prossimo.

Il consiglio di amministrazione del Biscione ha approvato il primo bilancio sotto il «cappello» Mfe, confermando i risultati dell'anno scorso già anticipati con ricavi a 2,9 miliardi e un utile netto di 374 milioni, circa il doppio rispetto al 2019 pre-Covid. E per l'anno in corso il gruppo televisivo «punta a ottenere risultati economici e una generazione di cassa positivi». Con l'avvio d'anno che è andato bene per la pubblicità: la raccolta nel primo trimestre è cresciuta del 2% e anche nelle settimane successive il gruppo non ha perso «il momento positivo», assicura Matteo Cardani, general manager marketing di Publitalia.

Sull'Opas lanciata in Spagna «siamo tranquilli perché consideriamo la nostra offerta di valore per tutti gli azionisti, non c'è un piano B», ha aggiunto il direttore finanziario di Mfe-Mediaset, Marco Giordani.

«La nostra offerta è basata su un solido progetto industriale, che poggia sullo sblocco delle sinergie tra le attività italiane e quelle spagnole. Quando abbiamo annunciato l'operazione, la nostra offerta era del 30% superiore al prezzo medio degli ultimi tre mesi di Borsa e oltre il 25% maggiore della media dell'ultimo mese», ha concluso Giordani.

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