Come anticipato da Il Giornale.it nei giorni scorsi, ed annunciato dall'Inps in un comunicato ufficiale, non sarà più prevista alcuna indennità di malattia in caso di quarantena per i lavoratori entrati in contatto con un positivo.
Una notizia che ha fatto fin da subito finire l'Ente al centro di roventi polemiche, alle quali il presidente Pasquale Tridico tenta in ogni modo di sottrarsi:"Il problema è noto e lo abbiamo fatto presente da tempo, non dipende certo dall'Inps" cerca infatti di giustificarsi Tridico, contattato direttamente da "La Stampa". La speranza del diretto interessato è quella che ora ad occuparsi di risolvere la questione ci pensi il governo.
La misura che equiparava la quarantena alla malattia era stata adottata per evitare che chi non avesse la possibilità di proseguire la propria attività tramite smart working fosse costretto a prendere ferie o permessi non retribuiti, incassando un forte contraccolpo economico. Con la circolare 2842, tuttavia, l'Inps ha cambiato tutto: non sarà più l'Ente ad occuparsi di rifondare la quarantena dei dipendenti asintomatici. Quel che è peggio è che tale norma sarà pure retroattiva: il che significa che i lavoratori che dal 1 gennaio 2021 sono stati costretti a un periodo di quarantena precauzionale si vedranno decurtare lo stipendio, dato che la propria azienda non sarà rifondata, come previsto fino al 6 agosto, dall'Inps. Il Mef ed il ministero del lavoro, pur sollecitati da Tridico, non hanno prorogato la copertura che era stata messa in atto nel 2020: a fronte di 663 milioni di euro stanziati lo scorso anno, infatti, i soli 282 erogati per il 2021 sono insufficienti a garantire la prosecuzione della misura. "Poiché per il 2021 il legislatore non ha stanziato nuove risorse, l'indennità non potrà essere erogata anche per gli eventi avvenuti nell'anno in corso", ha spiegato l'Inps nel suo comunicato ufficiale.
Oltre alla pesante botta degli effetti retroattivi, ancora da quantificare, incombe, come ricorda LaStampa, il pericolo della ripresa delle attività lavorative a pieno regime: impossibile che non vi siano ripercussioni per chi non potrà lavorare tramite smart working.
L'allarme dei sindacati
"Abbiamo chiesto unitariamente un incontro ai ministri Orlando e Franco perché è davvero inaccettabile che Tridico dichiari ad agosto che non ci sono i soldi per coprire le persone in quarantena", ha affondato la segretaria confederale della Cgil con la delega alla salute e sicurezza Rossana Dettori.
La quarantena precauzionale, infatti, non è una scelta autonoma del lavoratore, ma un obbligo disposto direttamente dal medico. Dettori, pertanto, chiede al governo chiarezza in merito alla delicata vicenda: "C'è un tema serio da porre all'Inps, su come fanno i controlli e le verifiche sulle risorse".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.