Nuova stangata per le imprese, che quest'anno potrebbero vedere lievitare le tasse sugli immobili ad uso commerciale: la Tasi, infatti, potrebbe aumentare di quasi 400 euro (+11,4%) sui capannoni e di circa 140 euro (+17,1%) sui negozi, per un aggravio totale nel 2014 di circa 1,6 miliardi di euro.
A lanciare l’allarme è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo cui se si facesse il confronto con il 2011 - anno in cui si è pagata per l’ultima volta l’Ici - l’incremento del carico fiscale rischia di essere addirittura esponenziale: per i capannoni potrebbe sfiorare l’89%, per i negozi l’aumento dovrebbe aggirarsi attorno al 133%. Si tratta ovviamente di stime, effettuate a partire dalla rendite catastali medie rilevate dall’Agenzia del Territorio, spiega la Cgia. Le aliquote utilizzate in questa ipotesi sono quelle medie deliberate dai 100 Comuni capoluogo di provincia negli anni scorsi. Per il 2014, invece, si è ipotizzato che i Comuni applichino la medesima aliquota Imu del 2013 e aumentino al massimo quella della Tasi: operazione molto diffusa in gran parte dei Comuni capoluogo che hanno già deliberato per il 2014.
"Alla luce delle difficoltà finanziarie in cui versano non è da escludere che molte amministrazioni comunali applicheranno un’aliquota Tasi sugli immobili strumentali ben superiore a quella base", spiega il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, "È bene che i sindaci
facciano attenzione: un ulteriore aumento del carico fiscale sugli immobili produttivi e commerciali potrebbe mettere fuori mercato molte aziende che sono sempre più con l’acqua alla gola per la mancanza di liquidità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.