"Quegli emendamenti sono l'ennesimo tentativo di imporre sul trasporto aereo un ulteriore tributo che ricadrà direttamente sui passeggeri aerei degli aeroporti delle città metropolitane, rafforzando lo squilibrio competitivo a favore del trasporto ferroviario non soggetto a tale prelievo". Le associazioni del trasporto aereo sono andate su tutte le furie dopo aver letto il decreto legge collegato alla manovra di bilancio. Le proposte depositate in commissione Bilancio al Senato dal Partito democratico puntano, infatti, a introdurre un'ulteriore tassa per le tratte relative alle città metropolitane. E adesso Iata, Assaeroporti, Assaereo ed Ibar chiedono al governo, senza mezzi termini, di bocciarle. "Questa ulteriore tassa - tuonano - potrebbe aumentare il costo del biglietto fino a 4 euro a passeggero per un viaggio di andata e ritorno".
Gli emendamenti in questione sono l'1.0.4, l'11.0.33 e il 19.0.26. Sono tutti contenuto nel decreto legge collegato alla manovra di bilancio. E, nonostante in Italia il trasporto aereo sia un settore che genera un contributo diretto al pil nazionale del 3,6%, il chiaro obiettivo è di andare a fare cassa mettendo le mani nei portafogli di chi viaggia in aereo. Come spiega il Tempo, l'idea del Partito Democratico è di mettere una addizionale sulla tassa di imbarco che potrà, appunto, arrivare fino a due euro per chi parte da un aeroporto che si trova in una delle quattordici città metropolitane del Paese. Un euro, invece, potrà essere chiesto a chi parte da uno scalo che si trova in una regione con, al suo interno, un'area metropolitana. E ancora: il Pd vorrebbe imporre un'altra imposta di due euro "per ogni passeggero che sbarca da una nave ormeggiata nel porto di una città metropolitana" dove, solitamente, approdano le grandi navi da crociera.
Il blitz, che porta la firma del capogruppo Pd in commissione Bilancio al Senato, Giorgio Santini, sarebbe stato concordato con l'Anci. L'obiettivo è di rimpinguare le casse comunali. L'ememendamento dei dem destina il gettito delle nuove imposte per "investimenti nei settori relativi alle funzioni fondamentali delle città metropolitane", come la "dotazione infrastrutturale dei territori", o per evitare il default dell'ente locale.
La riscossione sarà affidata agli operatori aeroportuali che, come spiega il Tempo, "dovranno versare le somme entro il secondo mese successivo rispetto al momento in cui si è verificato il presupposto imponibile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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