Ricalcolo pensioni: a marzo conguaglio e Irpef. Tutte le cifre

Sono due le misure da analizzare: la revisione delle aliquote e degli scaglioni e l’innalzamento della soglia della no tax area

Ricalcolo pensioni: a marzo conguaglio e Irpef. Tutte le cifre

Con l’arrivo del mese di marzo, gli assegni pensionistici dovrebbero beneficiare dell’atteso aumento anticipato già da mesi. Sono due le novità che renderanno le pensioni più ricche: la consueta perequazione, ovvero la rivalutazione dell'importo sulla base dei parametri di riferimento periodicamente individuati dall'Istat, e la revisione dell’Irpef per l’anno 2022. Ma andiamo per ordine.

Gli effetti della perequazione

Per gennaio e febbraio 2022, l’Istituto nazionale di previdenza sociale ha eseguito ancora una perequazione provvisoria, risalente allo scorso anno, pari all’1,60% dell’importo lordo percepito al 31 dicembre 2021. Il ministero dell’Economia e delle finanze, però, aveva stabilito che l’indice di perequazione 2022 doveva essere fissato all’1,70%, ecco perché l’Inps dovrà provvedere a ricalcolare gli importi e a riconoscere gli arretrati per i primi due mesi dell’anno, oltre che a proseguire su questa strada fino a dicembre.

La riforma dell’Irpef

L’aspetto più interessante, però, quello che darà una svolta importante alla rivalutazione degli assegni pensionistici, è dato dalla riforma dell’Irpef, attuata con l’approvazione della recente legge di Bilancio. Ma di che cosa si tratta nel dettaglio? Sono due le misure da analizzare: la revisione delle aliquote e degli scaglioni Irpef e l’innalzamento della soglia della no tax area. Mettendo insieme queste due novità si otterrà l’incremento delle pensioni per l’anno in corso. L’unico dubbio è se si riuscirà a fare in tempo i calcoli per il mese di marzo, ma poco male. Se si dovesse verificare uno slittamento questo sarà al massimo di un mese. A partire da aprile, quindi, gli aumenti saranno certi.

Le nuove aliquote Irpef

Con la riforma fiscale, abbiamo detto che sono cambiate le aliquote Irpef. Andiamo a vedere nello specifico le nuove percentuali rispetto alle fasce di reddito.

Si applicherà il 23% fino a 15mila euro di reddito, mentre sopra i 15mila, ma sotto i 28mila euro di reddito, ci sarà l'aliquota del 25%. Il 35% sarà previsto sopra i 28mila, ma sotto 50mila euro di reddito, invece, si avrà la percentuale del 43% per la quota di reddito superiore ai 50mila euro di reddito.

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