Arriva un altro aumento sulle pensioni: data e cifre

Le prime due mensilità si fermano al +1,6%. Poi scatta il conguaglio con il nuovo aumento: ecco quando

Arriva un altro aumento sulle pensioni: data e cifre

L'arrivo del 2022 apre la strada alla rivalutazione degli assegni pensionistici, basata su un adeguamento al costo della vita, di fatto bloccato, come anticipato da Il Giornale, dall'inizio della pandemia.

Si parte fin da subito con una quota del + 1,7% fissata dal Ministero dell'economia e delle finanze. Ciò nonostante, per quanto riguarda le mensilità di gennaio e febbraio, gli assegni previdenziali saranno contraddistinti da un importo inferiore rispetto a quanto comunicato nel cedolino, che risulta già disponibile e consultabile in rete prima della stessa erogazione prevista a fine mese.

Tutto questo, come anticipato per tempo dall'Inps, è connesso al fatto che il calcolo relativo alle prime due mensilità del nuovo anno verrà effettuato sulla base della rivalutazione fissata lo scorso ottobre, ovvero un + 1,6%. Per ovviare a tale situazione, almeno secondo le previsioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, da marzo si dovrebbe partire con il conguaglio della differenza, che renderà di fatto gli assegni più congrui alle cifre stabilite proprio dal Mef.

Con la fine annunciata delle cosiddette "fasce Letta", aumentate fino a sette, si ritorna ai tre "scaglioni Prodi", decisamente più convenienti per le casse dello Stato visto che non sono applicate seccamente all'intero assegno ma vengono a configurarsi secondo un sistema molto vicino a quello della nuova Irpef.

Si parla in concreto di una rivalutazione al 100% per gli assegni previdenziali fino a 4 volte il minimo (2.062 euro), al 90% per quelli compresi tra le 4 e le 5 volte il minimo (cioè tra 2.062 e 2.578 euro) ed al 75% per quelli oltre 5 volte il minimo (vale a dire al di sopra dei 2.578 euro). L'Inps stima un aumento di 25,50 euro per le pensioni da 1.

500 euro al mese, di 34 euro per quelle da 2mila euro, di 41,76 per quelle da 2.500 euro, di 48,33 per quelle da 3mila, di 54,70 per quelle da 3.500, di 61,08 per quelle da 4mila, di 67,45 per quelle da 4.500 e di 73,83 per quelle da 5mila.

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