Si riaccende lo scontro tra governo e sindacati a pochi giorni dalla presentazione della legge di Stabilità. L’annuncio di Matteo Renzi di rinviare al prossimo anno il tema caldo delle pensioni manda su tutte le furie i sindacati che però ritrovano compattezza interna e l’appoggio della minoranza Pd. Per il leader della Cgil Susanna Camusso quella del governo è "una scelta sbagliata" che dimostra come "non ci sia alcuna attenzione ad una emergenza, ad uno straordinario divario che riguarda il mondo del lavoro".
"Il governo è pronto a chiudere nel giro di pochi mesi la flessibilità pensionistica - spiega il premier ai microfoni di Rtl 102.5 - ma non in modo raffazzonato". E insiste: "Non vogliamo fare pasticci come in passato: con l’Inps faremo un grande lavoro per coinvolgere gli interessati". Ma la verità è un'altra. Il problema resta sempre quello delle coperture. In queste ore si sta tirando la coperta da una parte e dall’altra con il timore di rimanere scoperti. "A maggio Renzi prometteva flessibilità uscita in legge di Stabilità - accusa il presidente dei deputati azzurri, Renato Brunetta - ora, dopo piroette Padoan in cerca di risorse, è costretto a marcia indietro". Per non perdere totalmente la faccia, Renzi sta valutando con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan l'ipotesi di creare una sorta di salvagente per il 2015. Una misura di cui potranno beneficiare solo gli esodati e le donne. Nella legge di Stabilità, come spiega il Messaggero, saranno infatti inserito "alcuni aggiustamenti per risolvere i problemi più urgenti".
Il governo punterà a tutelare in primis le donne che, a partire dal primo gennaio, infatti, vedranno aumentare l'età di pensionamento che passerà dagli attuali 63 anni e 9 mesi a 65 anni e 7 mesi. Il balzo in avanti è stato pianificato per parificare, in modo graduale, l'età di ritiro delle donne a quella degli uomini che già oggi lasciano il lavoro a 66 anni e 3 mesi. In realtà, dal 2016, l'età di pensionamento salirà di un altro piccolo gradino per tutti i lavoratori. Per mitigare tutti questi cambiamenti Renzi starebbe valutando l'ipotesi di infilare nella legge di Stabilità un'estensione dell'opzione donna del 2015 permettendo alle lavoratrici di poter andare in pensione con 57 anni di età e 35 di contributi. L'opzione, però, costa la riduzione del 25-30% dell'assegno mensile.
Secondo fonti governative, nella legge di Stabilità che andrà in discussione giovedì prossimo nel Consiglio dei ministri, verranno inseriti anche piccoli accorgimenti per gli esodati.
Per le persone che l'ex ministro Elsa Fornero ha lasciato senza lavoro e senza pensione, Renzi punta a finanziare la settima salvaguardia.Per tutti le altre categorie, invece, la riforma del sistema pensionistico dovrà aspettare.
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