Nel mirino la casa, le auto e tutte le imposte. Ridurre il tax gap, ovvero la differenza tra le imposte che vengono effettivamente incassate dalle amministrazioni fiscali e quelle che si incasserebbero in un regime di perfetto adempimento spontaneo alla legislazione esistente. È ciò che ha in programma il governo nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con un occhio di riguardo alle banche dati del Fisco. Si tratta, come riporta Il Sole 24 Ore, di un patrimonio di informazioni raccolto in 161 database che, in prospettiva di una maggiore semplificazione e digitalizzazione, devono essere potenziati, nel senso di garantire un'effettiva e completa interazione. Uno dei principali “difetti” del lavoro di archiviazione messo a punto dal partner tecnologico Sogei è proprio quello di non aver sfruttato al massimo la macchina a disposizione.
L’obiettivo primario del governo è di garantire il pieno rispetto della privacy dei contribuenti. Nella legge di Bilancio 2020 si è puntato, in particolare, all’anonimizzazione delle informazioni, percorso confermato dal Pnrr che spinge a raggiungere il traguardo entro il 30 giugno del 2022. Per anonimizzazione si intende una tecnica che viene applicata ai dati personali in modo tale che le persone fisiche interessate non possano più essere identificate in nessun modo: lo scopo è eliminare la correlazione tra i dati personali e una determinata persona fisica interessata, rendendo impossibile l’identificazione della stessa.
Nel momento in cui i dati personali riferiti a un individuo sono stati adeguatamente anonimizzati, dovrebbe essere impossibile poter invertire il processo. Se i dati sono correttamente anonimizzati non è più possibile risalire all'identità dell'interessato. Se l’anonimizzazione è andata a buon fine, i dati dell’operazione non sono più classificati come dati personali e quindi non rientrano nella dimensione applicativa del Gdpr. L’anonimizzazione è uno strumento prezioso che consente la condivisione di set di dati, garantendo sia la privacy delle persone fisiche sia la possibilità di sfruttare il predetto set di dati per analisi e ricerche statistiche.
Un altro strumento a disposizione del governo è la tax compliance, ossia il livello di adesione spontanea del contribuente agli obblighi fiscali, che l'amministrazione finanziaria ottiene utilizzando opportunamente due leve: da un lato il servizio, l'assistenza e le informazioni che fornisce al singolo, dall'altro il contrasto all'evasione fiscale.
Ciò lo si può ottenere grazie al Fisco digitale, che può contribuire al raggiungimento dell’aumento del 30% delle comunicazioni ai contribuenti per invitarli a rivedere quanto dichiarato e versato. La prevenzione potrebbe dare più risultati sul lungo periodo rispetto agli accertamenti.
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