L'automobile è uno dei beni più amati ed utilizzati dagli italiani. È per questo che, ogni tot di tempo, quando riteniamo che possa aver fatto il suo tempo, la rimettiamo sul mercato pronti ad acquistarne (o noleggiarne) una nuova. Ma prima dobbiamo "disfarci" di quel mezzo che ci ha fatto compagnia per tanto tempo.
A chi la vendo?
In base alla categoria della propria autovettura (utilitaria o Suv che sia) bisogna capire se conviene venderla ad un privato o darla in permuta ad un concessionario, e la scelta non è semplice. Innanzitutto, dipende dal modello che possediamo: se si parla, per esempio, di una vecchia Diesel Euro 4, la soluzione migliore può essere la permuta per evitare che l'auto ci rimanga sul "groppone" ed essere costretti a svenderla. In questa maniera, i vecchi Diesel finiscono in Paesi in cui le normative antinquinamento non sono così stringenti come da noi. Viceversa, per una vettura sportiva, Crossover o Suv, potremmo puntare su un privato perché si tratta di auto molto richieste.
Come valorizzarla
In qualsiasi modo si decida di cederla, è bene tenere a mente alcune accortezze che ne possano aumentare il valore: con poche centinaia di euro si può rimettere quasi a nuovo la carrozzeria con una passata di polish e lucido per riportarla agli antichi splendori di un tempo. È così che il suo valore può schizzare verso l'alto anche di duemila euro. Invece, con la tecnica dello spot-repair, si può sistemare egregiamente una fiancata che ha subito qualche graffio e riportarla come fosse nuova.
Stessa cosa anche per l'interno dell'abitacolo: dalla cura dei dettagli ad una accurata pulizia, agli occhi del compratore si acquista certamente un fascino che altrimenti non avrebbe. Il climatizzatore andrebbe sanificato per eliminare l'odore di "chiuso" e tutti quei germi e batteri ormai annidati nei condotti e negli scambiatori che convogliano l’aria nell’abitacolo. Eventuali macchie sul tessuto interno si possono rimuovere con prodotti specifici. Sarebbe opportuno, anche, cambiare i tappetini.
Non dimentichiamoci dei cerchi in lega: da elemento di pregio possono trasformarsi nel loro opposto se non viene tolta accuratamente tutta la polvere dei freni che li annerisce periodicamente. Anche in questo caso, la soluzione è un semplice ed accurato lavaggio auto a mano o, meglio ancora, si può ricorrere ad un carrozziere che saprebbe rimetterli a nuovo.
Per decretarne il valore, sia il concessionario che il privato fanno, di default, la prova motore: il momento più importante riguarda l'accensione. Come si legge sul Corriere, se gira "rotondo", quindi pulito e senza strani rumori, l'impressione sarà sicuramente positiva. In caso di cigolii e vibrazioni, invece, sarebbe opportuno ricorrere all'aiuto del meccanico che saprà sistemare al meglio la cinghia, la puleggia o qualche bullone allentato. Si tratta di piccole cose ma che fanno la differenza quando si vende la propria auto.
La truffa da evitare
Per i furbetti sarebbe bene evitare qualsiasi "magheggio" che riguardi il contachilometri: tanti utenti sono stati denunciati per truffa una volta scoperto l'inganno di ringiovanimento della macchina. Quindi, chi si fa "riavvolgere" il nastro dei chilometri percorsi incorre in sanzioni che potrebbero costare molto care. Se la vettura è stata sottoposta costantemente a tagliandi e revisioni, non bisogna temere di superare anche i 200mila chilometri: il motore sarà ancora all'altezza della situazione e l'appeal non scenderà più di tanto. È proprio un tagliando completo effettuato poco prima della vendita la carta vincente per valorizzare la propria auto.
Non dimentichiamoci, per concludere, della burocrazia: un’auto con la revisione scaduta non può essere oggetto di cessione e potrebbe mandare all’aria la trattativa.
Se l’auto ha la revisione in scadenza nei successivi sei mesi fa buona impressione, soprattutto sui privati, averla anticipata: il nuovo proprietario avrà così due anni di "autonomia". Un altro valore aggiunto che potrebbe farci guadagnare molti euro in più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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