"Ridotti rischi di approvvigionamento energetico": Fmi promuove l'Italia

Nonostante la difficile situazione economica, secondo il direttore del Dipartimento europeo dell'Fmi, Alfred Kammer, le scelte del governo Draghi in ambito energetico si sono rivelate provvidenziali

"Ridotti rischi di approvvigionamento energetico": Fmi promuove l'Italia

La situazione economica che l'Italia si trova ad affrontare è certamente complessa, ma la capacità di rispondere alla crisi energetica tramite la diversificazione degli approvvigionamenti di gas potrà essere uno dei punti di forza in grado di permetterci di uscire dal baratro.

Le parole pronunciate dal direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale (Fmi) sembrano mostrare una moderata fiducia per quanto concerne la possibilità dell'Italia di reggere l'onda d'urto della crisi in atto. Il nuovo esecutivo sarà chiamato a fronteggiare dei problemi particolarmente ostici, ha spiegato Alfred Kammer durante un briefing sull'economia del vecchio Continente rispondendo a una specifica domanda sulla condizione economica del nostro Paese. "In una situazione di minor crescita e aumento dei tassi d'interesse", ha replicato il direttore del dipartimento,"l'Italia dovra' essere molto concentrata sulla sua situazione di bilancio e sulla riduzione del rapporto debito/Pil, in linea con quanto fatto dal governo precedente". Italia che sta quindi affrontando "una situazione complessa" e che dovrà portare avanti "in futuro uno sforzo fiscale più ambizioso, eliminando la spesa pubblica di bassa qualità e procedendo sulle riforme strutturali che sostengono la crescita".

Il caro energia

"C'è poi per l'Italia la stessa raccomandazione che facciamo ad altri paesi", ha aggiunto Kammer, "e cioè che le misure di sostegno (come ad esempio quelle finalizzate ad attenuare gli effetti del caro energia) siano mirate, efficienti e vengano compensate nel bilancio dello Stato".

Ciò nonostante, comunque, nel nostro Paese i rischi per l'approvvigionamento energetico "sono fortemente ridotti grazie alla forte risposta da parte delle politiche adottate, in particolare l'aumento delle forniture di gas", a cui siamo arrivati con la differenziazione degli approvvigionamenti.

Serve quindi, ha spiegato in conclusione il direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, "un pacchetto di misure mirate ed efficienti, anche trovando compensazioni per finanziarlo", allo stesso tempo deve continuare ad esserci "un segnale di prezzo in modo che la domanda di gas sia compressa".

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