Il Fisco premia ancora le grandi imprese e lascia da parte quelle piccole che affogano in un mare di tasse. È questa la situazione fotografata dal Centro Studi della Cgia di Mestre. Il taglio dell’Ires significa un risparmio di 3,9 miliardi di euro di tasse all’anno, per le piccole e micro imprese, invece, lo slittamento dell’introduzione dell’Iri signigfica una stangata di almeno 1,2 miliardi di euro di tasse all’anno. Nel 2016, spiega la Cgia, il Governo Renzi aveva deciso di tagliare le imposte sui redditi a tutte le imprese; a distanza di un anno, purtroppo, l’operazione è andata in porto solo in piccola parte.
"Pur riconoscendo che, rispetto a qualche decennio fa, tra le società di capitali troviamo anche le piccole imprese - afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - è indubbio che il taglio dell’Ires ha avvantaggiato soprattutto le grandi, in particolar modo quelle appartenenti al settore energetico e a quello minerario. E sebbene la riduzione dell’Ires sia stata in parte bilanciata dall’attenuazione degli effetti positivi dell’Ace, ancora una volta si è prestata attenzione solo alle istanze sollevate dalle imprese di maggiore dimensione, mentre alla stragrande maggioranza delle attività che non pagano l’Ires non è stato riservato alcun vantaggio fiscale". A questo punto la Cgia suggerisce la ricetta per potre dare nuovo slancio alle piccole imprese che sempre più devono fare i conti con le imposte: "Oltre a ridurre il peso delle tasse - dichiara il Segretario della Cgia Renato Mason - è necessario, in particolar modo per le micro imprese, diminuire anche il numero di adempimenti fiscali che, invece, continua ad aumentare e costituisce un grosso problema per moltissime attività". Di fatto i settori che godranno di più degli sgravi fiscali sono quelli del settore energetico e dell'estrazione dei minerali.
Aziende queste che fanno parte del mondo della grandi imprese. Il taglio dell'Ires produrrà di fatto un risparmio di 39.300 euro. Una cifra non da poco se confrontata agli esborsi delle piccole e medie imprese che devono fare i conti con un Fisco che di fatto non dà tregua.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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