Nuovi rialzi per il costo di benzina e gasolio: secondo le associazioni dei consumatori si tratta del risultato di speculazioni, dato che non vi è alcun legame tra il rincaro ed il costo effettivo del petrolio il quale, al contrario, sta invece diminuendo.
Dei passi indietro, quindi, che hanno riportato i prezzi dei carburanti ai livelli già raggiunti nel 2018, come denunciato da Assoutenti: "Sui nuovi rialzi dei carburanti, con la benzina che raggiunge 1,657 euro al litro con una crescita del +18,6% rispetto al 2020, e il gasolio che vola a 1,510 euro al litro, pesano le speculazioni sulle vacanze estive degli italiani, con i listini che alla pompa tornano a salire in concomitanza con l'esodo estivo e le partenze in auto delle famiglie", spiega senza giri di parole l'associazione.
Un'impennata ingiustificata, senza alcun legame col costo del petrolio sui mercati internazionali, fortemente in ribasso nell'ultima settimana. "Questo conferma che i listini alla pompa risentono delle partenze degli italiani, aumentando in modo speculativo in occasione degli spostamenti delle famiglie su strade e autostrade per raggiungere le località di villeggiatura", denuncia il presidente di Assoutenti Furio Truzzi."Il conto per la collettività si fa di giorno in giorno più salato, e solo per i rifornimenti le famiglie italiane dovranno mettere in conto una maggiore spesa complessiva pari a 8 miliardi di euro annui a causa della corsa dei carburanti alla pompa". Oltre a ciò, puntualizza ancora il presidente, si devono considerare anche gli effetti indiretti di tali aumenti: si va dal rincaro di numerosi prodotti a quello che si registrerà nelle bollette di luce e gas: "Anche l'industria andrà incontro a maggiori costi di produzione, che verranno inevitabilmente scaricati sui consumatori".
Assoutenti chiede al governo di intervenire con urgenza per porre un freno a questa situazione, "riducendo la tassazione abnorme che vige sui prezzi dei carburanti e tagliando accise inutile e anacronistiche che servono solo ad aumentare le casse erariali, studiando meccanismi automatici per limitare gli effetti del caro-benzina sulla collettività già impoverita da un anno e mezzo di Covid".
Gli aumenti
Nello specifico, il costo della benzina è aumentato del 18,6% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (1,398 euro al litro), mentre quello del gasolio del 17,6% (il 10 agosto 2020 costava 1,284 euro al litro): il risultato è che un anno dopo un pieno da 50 litri di benzina costa ben 12,99 euro in più rispetto
al 2020, quello di gasolio 11,28 euro in più, riportando la situazione a quella già vissuta nell'ottobre del 2018. Unc e Codacons stimano un rincaro di 312 euro l'anno a famiglia per la benzina e 271 euro per il gasolio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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