È un bilancio dolceamaro quello che emerge dal quadro tracciato da Coldiretti sui dati relativi alla produzione di birra in Italia: se da un lato il progresso è evidente, col triplicarsi del numero di birrifici e l'incremento delle esportazioni, dall'altro purtroppo esso è minato dall'impennata dei costi di produzione che ha colpito l'intera filiera.
I numeri positivi
I birrifici artigianali in Italia sono letteralmente triplicati negli ultimi dieci anni, spiegano dall'Associazione, superando la quota record di 1.085 realtà nel 2022 e raggiungendo un saldo positivo delle esportazioni al +12%. Questo quanto emerge dall'analisi effettuata per l'appunto da Coldiretti e dal Consorzio di tutela e promozione della birra artigianale italiana, in occasione della giornata nazionale della birra 100% Made in Italy, sulla base dei dati Istat registrati nei primi sette mesi dell'anno.
La crisi economica
Purtroppo, tuttavia, sul successo della birra italiana incombe l'impennata dei costi che ha colpito pesantemente l'intera filiera negli ultimi due anni. Si parla di un incremento del 200% per quanto concerne l'energia, del 45% per gli imballaggi, del 40% per le bottiglie, del 10% per le lattine, del 22% per i tappi e del 23% per i fusti di plastica. Una situazione a cui si aggiunge la riduzione di circa 1/3 del raccolto dell'orzo per il malto e le difficoltà legate alla carenza di CO2.
"Alle difficoltà di produzione si aggiunge, a causa dei costi dell'energia elettrica, anche la carenza sul mercato di anidride carbonica CO2 ad altissimo grado di purezza utilizzata per l'imbottigliamento", spiegano Coldiretti e il Consorzio. "Per questo motivo il progetto presentato per il Pnrr prevede lo sviluppo di una tecnologia che permetterebbe il recupero dell'80% dell'anidride carbonica generata in fase di produzione della birra", annunciano le Associazioni.
Una delle prime conseguenze dell'impennata dei costi è stata quella, per alcuni birrifici, di optare per una produzione maggiormente orientata al confezionamento in lattine piuttosto che in bottiglie di vetro. Nonostante i numeri in crescita, quindi, all'orizzonte si addensano fosche nubi sull'intera filiera. Ecco perché, suggeriscono Coldiretti e Consorzio, è necessario sostenere i piccoli produttori di birra artigianale italiana con la definitiva stabilizzazione del taglio delle accise. La conseguenza, se non si dovesse intervenire per tempo, è quella di mettere a rischio tutto il settore, "con effetti sulla produzione, i posti di lavoro e sui consumi".
"Fino ad ora i birrifici artigianali hanno assorbito quasi del tutto l'incremento dei costi", spiegano le Associazioni, e per il momento solo una piccola parte degli aumenti viene fatta gravare sui prezzi al dettaglio.
Ma sarà impossibile andare avanti così. Se non dovessero diminuire, avvertono Coldiretti e Consorzio,"diverse aziende rischiano di chiudere definitivamente o di dover sospendere la produzione per almeno tentare di ridurre le perdite".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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