"L'unica cosa che posso dire è che tutto ciò che leggo sui giornali e che riguarda la Banca d'Italia o è falso o è privo di fondamento e questo è un peccato per la stampa italiana". Ignazio Visco, il governatore della Banca d'Italia, difende il suo istituto nella vicenda di Banca Etruria, dopo che Ferruccio de Bortoli, nel suo ultimo libro, ha rivelato che nel 2015 l'allora ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, chiese a UniCredit di comprare la banca di cui suo padre era vicepresidente.
Il governatore Visco, al termine della conferenza della presidenza italiana del G-7 delle Finanze a Bari, ha ribadito la correttezza dell'operato di Bankitalia nel delicato processo che ha riguardato Banca Etruria prima del decreto "salva-banche" con cui il governo Renzi ha affrontato la crisi dell'istituto aretino e di altre tre istituti (Banca Marche, CariChieti e Cariferrara).
Il ministro Graziano Del Rio, in un'intervista rilasciata oggi a La Stampa, ha rivelato di essersi occupato in prima persona del caso Banca Etruria e ha aggiunto:"Il governo in quei giorni stava preparando il decreto sulle popolari. C'erano già stati vari incontri a Palazzo Chigi e Bankitalia aveva segnalato più volte al governo i problemi di alcune popolari. Problemi che poi, come abbiamo visto, sarebbero esplosi con effetti pesanti per i risparmiatori. Il governo se n'era occupato per questo, senza ossessioni particolari per Etruria".
Matteo Renzi, invece, sul Foglio, pur senza mai citare la Banca d'Italia e la Consob, dice: "Se c'è un motivo per cui sono contento che la legislatura vada
avanti fino ad aprile 2018 è che avremo molto tempo per studiare i comportamenti di tutte le istituzioni competenti. Cioè, competenti per modo di dire. Non vedo l'ora che la commissione d'inchiesta inizi a lavorare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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