Elegante ma senza sacrifici l’uomo scopre il militare chic

Firenze«Avanti, marsch!» sembrano dire in coro gli addetti ai lavori della moda presenti a Firenze per la 77ª edizione Pitti Immagine Uomo che ha aperto ieri i battenti negli smisurati spazi della Fortezza da Basso ridisegnati da un intelligente intervento di Patricia Urquiola, designer spagnola tra le più quotate del momento.
D’altro canto questa è la più importante rassegna al mondo dedicata all’eleganza maschile, in scena fino al prossimo venerdì con le collezioni create per il prossimo inverno da 918 espositori. Logico quindi pretendere il meglio visto che in ballo c’è il futuro di un settore cruciale per l’Italia. Anche per questo invece delle solite invasioni barbariche nei luoghi di ristoro dove si mangia e si spettegola possibilmente a spese altrui, stavolta tutti sembrano procedere con piglio marziale verso il comune obbiettivo di archiviare la peggior crisi economica che il mondo ricordi. Dello stesso segno la tendenza che emerge forte e chiara da questa prima giornata di Pitti: lo stile militare inteso come sinonimo di sportivo, un’ispirazione a tutto tondo per chi fa moda con l’assoluta serietà dei soldati di carriera. È il caso di Enzo Fusco, anima creativa e imprenditoriale del marchio Blauer che in America dal 1935 produce l’abbigliamento dei vari corpi di polizia e che lui ha trasformato in uno dei fenomeni fashion degli ultimi tempi. Non a caso ieri sera nel negozio Eredi Chiarini di Firenze è stato presentato il primo casco da moto firmato Blauer, luminescente per 90 minuti d’orologio dopo una breve ricarica al sole e alla luce artificiale. Ma visto che possiede un archivio con oltre 30mila capi provenienti nella maggior parte dei casi dal surplus militare, per il prossimo inverno ha progettato un’immagine che prevede bellissimi piumini con la stampa mimetica, pantaloni cargo e scarponcini tipo anfibio in una versione più urbana.
Anche Lapo Elkann per la sua linea Italia Independent sempre più ricca di prodotti e colorata come non mai, ha puntato su questo tipo di stampa realizzata però a spruzzo, una tecnica che ha trasformato il classico disegno blu della divisa da giungla dei Sihk nel raffinato motivo ornamentale di una giacca da smoking o di un Borsalino. Stesso procedimento ma con colori più accesi e in certi casi fluo sulla stupenda sciarpa e sulla felpa.
Dentro uno dei padiglioni faceva invece bella mostra di sé un elicottero dell’Aeronautica militare che nel 2004 è diventata anche un brand di abbigliamento grazie all’accordo stretto con lo Stato maggiore da un industriale veneto. Costui per il prossimo inverno ha prodotto una rielaborazione stilistica del giubbotto delle Frecce tricolori, mentre oggi nel circolo ufficiali dell’Esercito verrà presentata la giacca della Folgore battezzata Sky jacket e prodotta dal marchio Esercito Italiano in una limited edition che prevede la fodera fatta con un vecchio paracadute del glorioso corpo militare.
Sul fronte materiali merita una segnalazione il cotone Libertador passato dai guerriglieri di Simon Bolivar alle vetrine di Saks Fifth Avenue grazie a Mason’s, griffe creata da un giovane stilista toscano - Nicola Martini - con uno speciale talento per i pantaloni. Ma per trovare l’estrema ratio di questa tendenza bisognava andare nello stand di Schneiders Salzburg, storico marchio di loden e impermeabili nato nel 1946 a Salisburgo. Il fondatore, Julius Schneiders, ha cominciato trasformando un rotolo di tela gommata per uso militare in un elegante trench da moto per Fritz Dirtel, il Valentino Rossi dell’Austria postbellica.

Invece Marco Huter, attuale amministratore delegato, punta sui prodotti naturali e non inquinanti come lo strepitoso loden da viaggio che si ripiega in una tasca diventando un morbido cuscino senza perdere la rigorosa eleganza dell’inconfondibile stile austroungarico.

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