Elezioni, partecipa col tuo partito In palio anche l’ampolla di Bossi

Paolo Brusorio

da Milano

Che la politica sia anche roba da bar sport, in fondo non sono in pochi a pensarlo. Archiviati i favori arbitrali alla Juventus e il tormentone Ancelotti va o resta, al bancone del caffè l’argomento salta sempre fuori, hai visto il Berlusca? Guarda quel D’Alema! E poi ancora: saprei io come fare andare avanti le cose. Insomma, in un Paese di commissari tecnici, avanza anche qualche potenziale segretario di partito. Che da ieri e fino alle elezioni avrà di che sbizzarrirsi grazie al Fantaparlamento, il gioco on line organizzato da Reti, la società di comunicazione di Claudio Velardi, già consigliere di D’Alema, in collaborazione con il Riformista.
Proprio come per il fantacalcio, pratica onanistico-calcistica con migliaia di seguaci in Italia, con il fantaparlamento ognuno potrà formare un proprio partito e con questo battersi alle elezioni e trovare un posto nell’aula di Montecitorio. Se non proprio il sogno di tutti, quanto meno un modo per baloccarsi con la politica.
Come fare? Primo, cliccare sui www.fantaparlamento.it e seguire le istruzioni che, senza entrare troppo nei meandri di un regolamento ostico e anche agnostico tanto per citare Arrigo Sacchi (uno che di scelte azzardate se me intendeva), recitano più o meno così: 460 crediti da spendere, una lista di 90 candidati da cui sceglierne nove, compreso colui che diventerà il segretario di partito. Inamovibile, non ci sono malpancismi e mozioni che tengono, lui è e lui sarà il capitano fino al 9 aprile. Quotazioni: Berlusconi e Prodi, 200 crediti; Casini, Fassino, Fini e Rutelli 120, Bertinotti 110, Bossi 90 e giù giù fino a (tra gli altri) Fatuzzo, Caldarola, Bresso, Buontempo e Carlucci che ne valgono 15. Ogni giocatore poi dovrà scegliere 6 temi da una lista di 40 proposta dagli organizzatori, quattro positivi e due negativi, cioè quelli da trattare e quelli da non calpestare, pena la perdita di punti in classifica, da ogni componente della fantalista.
Fin qui, più o meno, la teoria. Come si gioca? Formazione ogni giovedì sera, cinque uomini e il segretario, gli altri in panchina. Ah, regola fondamentale, il fantapolitico deve apparentarsi con un partito vero, se insomma la lista Pippo sceglie di stringere un patto con Forza Italia e gli azzurri salgono (come vorrebbe Berlusconi) o scendono (come spera l’Unione e, chissà, magari anche qualche alleato) nei sondaggi si ottengono (o si perdono) tre punti in classifica. Che viene stilata in base alle pagine politiche di Repubblica, Corriere della sera, La Stampa, Il Foglio, Il Riformista (dove ogni sabato si potrà anche leggere la graduatoria) e Il Giornale.
I mister del fantatransatlantico si sono già scatenati. Cliccare sul sito per credere. Il partito della sinistra patetica ha scelto Romano Prodi come segretario, conducator anche del Partito qualunque e di Linea di partito; Silvio Berlusconi piace a Droga per tutti, Noivaldinon. com, a un più ortodosso Polo della libertà, a Pcdx e a Silvio x president. Il sole non tramonta mai sul carisma di Giulio Andreotti, (sei segnalazioni) e finora risplende soprattutto sul nome di Gianfranco Fini che fa un pienone di preferenze con ben dieci nomination.
Che cosa si vince? Viaggi ai Caraibi? Tv al plasma? Playstation? Batterie di pentole? Ma dài, troppo scontato.

Oltre a un abbonamento semestrale al Riformista, in palio ci sono i feticci dei politici: l’origami di D’Alema, l’ampolla di Bossi, il portaocchiali di Bertinotti, la montatura degli occhiali di Follini. Ma nemmeno un posto in ultima fila a Porta a porta.

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