Un boato nella notte. Poi le grida, le sirene dei vigili del fuoco, la folle corsa in strada nel terrore che il palazzo si sgretolasse come farina sopra le loro teste e larrivo dei soccorsi. Lesistenza di 24 famiglie di Colle Aniene ieri, poco prima dellalba, è stata sconvolta da unesplosione.
È accaduto alle 4.30 in un palazzo di dieci piani in via Pietro Caleffi, nei pressi della Palmiro Togliatti. Lappartamento al centro della deflagrazione si trova al secondo piano dello stabile ed è abitato da un uomo di 68 anni, da tempo in cura presso un centro di igiene mentale. La causa dellesplosione, secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, sembrerebbe legata a una fuga di gas. I rubinetti della cucina, infatti, sono stati trovati con le manopole aperte e non si esclude possa essersi trattato di un tentativo di suicidio.
Ieri linferno si è scatenato nel giro di qualche secondo. Gli inquilini stavano dormendo quando sono stati svegliati dal rumore assordante. È bastato niente per realizzare che era successo qualcosa di veramente grave. Così i condomini, tra i quali molti bambini, si sono precipitati al piano terra ancora in pigiama, nonostante il freddo pungente. Poi è scattato lallarme ai pompieri e alla sala operativa dei carabinieri. Sul posto sono arrivate immediatamente due squadre dei vigili del fuoco, che hanno prestato i primi soccorsi ai feriti, in particolare alluomo di 68 anni che viveva solo da quando era morta lanziana madre. Feriti anche due coniugi di 58 e 54 anni, che abitavano nella casa adiacente. Il sessantottenne è stato trasportato in codice rosso, ma non in pericolo di vita, allospedale SantEugenio. La coppia, invece, è stata portata al pronto soccorso del Pertini, dove è stata assistita dai medici per alcune lesioni non gravi. Sul posto, intanto, i militari della compagnia Montesacro, del nucleo radiomobile, i pompieri e gli operatori dellAres 118 si davano da fare per assistere le ventiquattro famiglie avacuate dal palazzo per consentire ai tecnici di compiere le verifiche di stabilità e i necessari rilievi, che alla fine hanno escluso danni allimpianto idrico e alle condutture del gas. A coordinare i soccorsi, invece, sono stati gli uomini del Nopie, Nucleo operativo pronto intervento in emergenza della protezione civile, che hanno distribuito coperte e bevande calde a una trentina di persone, costrette a passare la notte in strada.
«Siamo in contatto con le nostre strutture di accoglienza per dare immediata assistenza alloggiativa alle famiglie la cui casa è rimasta coinvolta nellesplosione» ha spiegato Aldo Aldi, direttore della protezione civile del Campidoglio.
In particolare undici appartamenti sono stati dichiarati inagibili dai vigili del fuoco e di questi quattro presentano le lesioni maggiori in seguito allo scoppio avvenuto.
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