I ragazzi rapiti e il nuovo rischio di un'Intifada

Oltre la tragedia, il dilemma: quanto si può cercare, come sta facendo Israele, i tre ragazzi rapiti senza sollevare la solita furiosa protesta internazionale? La popolazione palestinese del West Bank, disturbata e ferita dalle perquisizioni e dai fermi israeliani, è infuriata contro Hamas che, anche dopo aver scelto l'unità con Abu Mazen, ha usato il terrorismo, o insorgerà contro gli israeliani che perquisiscono casa per casa, scendono in ogni pozzo, ogni notte fermano uomini di Hamas nei villaggi indiziati? Che succederà adesso, dopo che in una serie di scontri generati dalla presenza dei soldati nelle strade sono rimasti uccisi due giovani palestinesi? Si spezzerà l'unità Hamas-Fatah, o vedremo una nuova Intifada? Il filo è molto sottile, quasi spezzato, e i ragazzi rapiti non si trovano, ciò che obbliga Israele a continuare le ricerche. Netanyahu annuncia prove sulla responsabilità di Hamas, si sa chi sono i rapitori, spariti da casa. Ma perché è successo tutto questo? All'inizio, Abu Mazen porta a casa l'unità, grande obiettivo della sua presidenza; Hamas, padrone di Hebron, popolare a Ramallah, ambisce a tutto il potere. Khaled Mashaal, leader di Hamas residente in Khatar che non controlla Gaza, si avventura alla conquista del consenso nel West Bank, la casa di Abu Mazen. Qualcuno ordina il rapimento. Ma il calcolo risulta sbagliato: perché l'opinione palestinese approva il rapimento, ma Israele spezza la soddisfazione con una reazione molto dura. Abu Mazen si dissocia da Hamas, e chiede di restituire i ragazzi. Gesto innovativo, coraggioso, che riesce a conquistare l'opinione internazionale. Meno convincente quando lui chiede a Netanyahu di condannare i soldati che hanno sparato alla stessa stregua: i soldati non agiscono certo come terroristi. Abu Mazen è sotto attacco, le accuse di essere un traditore gli piovono addosso. Un membro del Comitato Rivoluzionario di Fatah, Amin Maqbul, dichiara che Abbas ha condannato Hamas «per evitare ai Palestinesi i pericoli dell'aggressione israeliana e evitare la pressione internazionale». La strada porta comunque a una possibile rescissione del patto Abbas - Hamas. Tutto può succedere adesso: la piazza palestinese può rivoltarsi contro Abu Mazen, oppure espellere Hamas dal West Bank.

Hamas ieri ha spedito da Gaza un terrorista dato che dove opera l'esercito non può muoversi, ma il giovane è stato arrestato; un ragazzo israeliano di 15 anni è stato ucciso da un missile proveniente dalla Siria sul Golan, si pensa che l'abbiano lanciato gli hezbollah. Estate molto calda da queste parti, il fiato dell'Isis e quello dell'Iran che arroventano Iraq, Siria, Libano arriva fino alla Moschea di Al Aqsa.

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