Così Berlino si allontana da Roma

La Chiesa di Germania esce dal tracciato per rispondere alle spinte liberal

L'arcivescovo di Colonia  Meisner
L'arcivescovo di Colonia Meisner

Dall'alto arriva il via libera alla pillola del giorno dopo in caso di stupro, dal basso la spinta a favore dell'investitura dei preti-donna e del matrimonio per i sacerdoti. La «svolta» della Conferenza episcopale tedesca sui casi di violenza sessuale - che pure molti considerano parecchio tardiva - è di certo la risposta al pressing di un'opinione pubblica sempre più progressista sui temi della sessualità e insieme l'antidoto alla fuga dei fedeli in genere dalla Chiesa e dei fedeli cattolici e protestanti dai riti fondamentali della tradizione, a cominciare dalla messa. La Chiesa tedesca rincorre gli umori di un Paese che ha già percorso la via del cambiamento - dalle unioni civili per gli omosessuali all'estensione delle adozioni «successive» per le coppie di fatto gay -, ma chiede nuovi passi avanti. Eppure più i vertici ecclesiastici tentano di avvicinarsi ai fedeli, più si discostano da Roma.
Secondo un sondaggio della tv tedesca Zdf, l'88% dei tedeschi è favorevole al matrimonio dei sacerdoti e l'83% chiede che anche le donne possano in futuro guidare una comunità cattolica, diventando sacerdotesse. Cifre che assomigliano moltissimo alle opinioni dei cattolici di Germania: l'84% d'accordo con l'abolizione del celibato e il 75% con i preti donna. Unità di intenti (e di cambiamenti) che si registra anche sul divorzio: il 79% dei cattolici e l'81% della popolazione vorrebbe che chi ha messo fine a un matrimonio possa sposarsi nuovamente in Chiesa.
A pochi giorni dalla sentenza della Corte europea dei diritti umani - che ha riconosciuto a una coppia gay austriaca il diritto di una partner di adottare il figlio dell'altra - anche la Corte costituzionale di Karlsruhe (Baden-Württemberg) ha decretato che le coppie gay, in cui uno dei due componenti ha un figlio adottato precedentemente, possa vedere riconosciuta l'adozione dal compagno all'interno di un'unione civile riconosciuta. Intanto la città-Stato di Amburgo si è attivata - col sostegno dei socialdemocratici - per presentare al Bundesrat un progetto di legge che equipari il matrimonio tra omosessuali a quello fra coppie etero. La Chiesa anglicana, ancor prima che la Camera dei Comuni desse l'ok alle nozze gay, aveva minacciato la scissione.

Chissà come reagiranno i vertici della Chiesa cattolica tedesca e di quelle protestanti, costretti dall'emorragia di fedeli e di denaro a chiudere 340 luoghi di culto (46 sono stati demoliti) per fare largo a ristoranti, piste da sci e discoteche.

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