E la stampa inglese "bacchetta" Cameron

Anche oltremanica mal tollerano lo strapotere tedesco sull’Europa

E la stampa inglese "bacchetta" Cameron

Il più grande errore di David Cameron? Fidarsi di Angela Merkel. I giornali inglesi bastonano il primo ministro britannico e definiscono il cancelliere tedesco una “vedova nera”, un specie di ragno famosa perché l’esemplare femmina uccide e divora il maschio dopo l’accoppiamento.

Frasi forti, che confermano come anche oltremanica mal tollerano lo strapotere tedesco sull’Europa. E il premier ha davvero fatto la fine del ragno maschio illuso e fagocitato. David si era fidato di Angela, era sicuro che si sarebbe trovato un accordo su un nome diverso da Juncker, che non sarebbe stato messo spalle al muro. Forte di questa convinzione l’aveva ricevuta con tutti gli onori a Londra mesi fa, concedendole l’onore (assai raro da quelle parti) di parlare al Parlamento in seduta comune. “La Gran Bretagna voce forte in Europa” disse la cancelliera di fronte a Lords e deputati. Tutto inutile.

E Cameron, nonostante un mese di battaglia, dovrà ingoiare il rospo Juncker come presidente della Commissione. Il premier si è battuto ma la guerra diplomatica è persa. Londra è isolata, solo l’Ungheria di Orban l’ha seguito fino all’ultimo nel contrastare l’ex premier lussemburghese. Cameron è descritto come furioso. Dopo le Europee aveva alzato la voce: “Con Juncker presidente la Gran Bretagna andrà fuori dall’Ue”. L’incubo britannico è realtà. “Una decisione profondamente sbagliata” ha detto il premier stamattina a Bruxelles, “sia nel metodo che nella scelta della persona”. Il metodo è quello di far approvare la nomina anche dal Parlamento Europeo, mentre Cameron vorrebbe che la decisione fosse presa solo dai capi di governo dei 28 Stati membri. La persona è sbagliata perché considerata un “arci-federalista”, un leader che nel corso della sua lunga storia politica (per diciotto anni premier lussemburghese e per sette coordinatore dei ministri finanziari Ue) ha incessantemente lavorato per sottrarre potere ai governi e ai parlamenti nazionali a favore delle istituzioni comunitarie. Ma Berlino lo vuole. Con questo imprimatur “uber alles” per Juncker sembra fatta. Anche quei Paesi più scettici si sono allineati. E a Cameron rimane solo l’amaro sapore della sconfitta. A cui si aggiungono gli sberleffi di Farage, secondo cui il premier è stato “junckerizzato, umiliato e ridicolizzato”.

Giovedì alla cena prima del vertice Angela Merkel ha quasi snobbato il premier britannico.

“Ci saranno delle conseguenze se Cameron non verrà ascoltato” fanno sapere da Downing Street. All’orizzonte il referendum del 2017, dove i sudditi di Sua Maestà dovranno decidere se restare oppure no nell’Unione Europea. Se si votasse oggi il risultato sarebbe scontato.

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