Il Cairo Piazza Tahrir è gremita di manifestanti che urlano slogan contro la giunta militare quando in serata cominciano ad arrivare le prime indiscrezioni sul deteriorarsi delle condizioni di salute dell'ex presidente Hosni Mubarak. Poco prima della mezzanotte di martedì, la MENA, agenzia di stampa di Stato, annuncia che l'ex rais, caduto a febbraio 2011 dopo 18 giorni di rivolta popolare, sarebbe "clinicamente morto": il suo cuore avrebbe smesso di battere e non avrebbe risposto all'uso del defibrillatore.
Dal 2 giugno, quando i giudici lo hanno condannato all'ergastolo per il coinvolgimento nella morte di manifestanti durante i primi giorni della rivoluzione, l'ex presidente egiziano è in carcere nella famigerata prigione cairota di Tora. Martedì sera ha avuto un attacco cardiaco ed è stato trasportato d'urgenza all'ospedale militare del quartiere di Maadi, al Cairo, ha confermato il Brigadier generale Mohammed Elewa, portavoce del carcere. Le fonti mediche citate dall'agenzia di stampa nazionale, secondo le quali il rais sarebbe "clinicamente morto", sono state però smentite poco dopo dall'avvocato di Mubarak, Farid Deeb, che in una telefonta all'emittente Al Hayat ha dichiarato che l'ex presidente starebbe rispondendo ai trattamenti medici in ospedale. La Reuters, citando tre fonti della sicurezza nazionale, scrive che Mubarak avrebbe perso conoscenza e sarebbe attaccato a un respiratore, ma che non sarebbe "clinicamente morto", versione simile a quella postata su Twitter dalla giornalista della CNN, Christiane Amanpour. "Ogni voce sulla sua morte è senza senso", ha detto alla Reuters il generale Said Abbas, membro del Consiglio Supremo delle Forze Armate alla guida del Paese.
Ai tempi della sua presidenza, la salute di Mubarak è sempre stata un segreto di Stato. Negli ultimi anni del suo "regno" erano emersi pubblicamente dubbi sulle sue condizioni di salute. Chiunque però tentasse di sollevare la questione, rischiava addirittura il carcere. Il giornalista Ibrahim Eissa, direttore del settimanale Al Dustour, nel 2007 finì sotto processo per aver scritto che Mubarak era gravemente malato. Fu accusato di diffondere "informazioni false, che danneggiano l'interesse e la stabilità nazionali". In seguito alla rivoluzione e alla fine della sua presidenza, la salute del rais è peggiorata. Mubarak ha passato gli ultimi mesi prima di entrare in carcere in arresto all'International Medical Center, un ospedale del Cairo. Negli ultimi giorni, le voci su un peggioramento delle condizioni di salute dell'ex rais si sono susseguite senza sosta.
Le notizie contrastanti sulla morte dell'ex rais arrivano mentre in Egitto crescono l'attesa e la tensione per i risultati dell'elezione presidenziale. Entrambi gli sfidanti, l'ex premier di Mubarak, Ahmed Shafik, e il candidato del Fratelli musulmani, Mohammed Morsi, dichiarano di aver vinto alle urne. La Commissione elettorale ha fatto sapere martedì che probabilmente i risultati del voto non saranno resi noti giovedì, come previsto, prolungando l'attesa e aumentando così il clima di instabilità. Ieri, mentre il rais Mubarak era trasportato dalla prigione all'ospedale militare, migliaia di persone a piazza Tahrir, simbolo della rivoluzione del 2011, manifestavano contro i militari, contro la dissoluzione del Parlamento decretata pochi giorni fa dalla Corte Costituzionale, contro una nuova dichiarazione costituzionale scritta dai militari che limita i poteri del futuro presidente.
In piazza c'erano i sostenitori del candidato islamista Mohammed Morsi, i Fratelli musulmani, i salafiti e alcuni gruppi giovanili rivoluzionari. La folla non ha reagito alle notizie contrastanti in arrivo dall'ospedale militare e poco dopo la mezzanotte, la piazza ha cominciato a svuotarsi.Twitter: @rollascolari
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