Ancora non c'è nulla di ufficiale ma, stando ai primi exit poll subito dopo la chiusura dei seggi in Israele, la vittoria della destra di Benjamin Netanyahu e Avigdor Lieberman, insieme con i partiti religiosi, appare risicata. Infatti avrebbe una maggioranza di 61-62 seggi su 120 alla Knesset mentre le altre formazioni di centro sinistra si fermerebbero a 58-59 deputati.
Se il dato sarà confermato Netanyahu, la cui lista avrebbe conquistato solo 31 seggi, potrebbe essere riconfermato premier per la terza volta ma con un potere d'azione limitato. La vera sorpresa che proviene dalla urne è il centro di Yair Lapid che assurge ad ago della bilancia. Lapid, 49 anni, e il suo partito - fondato un anno fa - Yesh Adit ("C'è un futuro") risulta la seconda formazione.
La percentuale definitiva di voto nelle legislative israeliane del 2013 è stata del 66,6%. Nelle elezioni precedenti (2009) era stata del 65,2 per cento. Nel 2006 avevano votato solo il 63,2 per cento degli aventi diritto. Intanto il premier israeliano ha ringraziato questa sera gli elettori israeliani per averlo rieletto alla guida di un governo di coalizione e ha già rivendicato la vittoria.
"Sulla base dei risultati degli exit poll, è chiaro che i cittadini israeliani hanno scelto di volere che io continui come premier, e che formi un governo che abbia la maggioranza più ampia possibile" si legge in una nota di Netanyahu.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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