Almeno diciotto persone sono rimaste uccise e una quarantina ferite a Volgograd, l'antica città russa di Stalingrado, in un attentato kamikaze alla stazione ferroviaria.
Un attentatore - secondo quanto dice il Comitato anti-terrorismo russo - si è fatto esplodere intorno alle 12.45 locali. L'agenza di stampa Itar-Tass ha spiegato che l'attacco è avvenuto non lontano dall'ingresso della stazione, dove sono installati dei metal detector.
Ad agire sarebbe stata una kamikaze, identificata come Oksana Aslanova. Due volte vedova di militanti - scrive un sito russo - sarebbe stata accompagnata da altre due persone, una donna e un uomo. Tutti i tre sono morti nell'attentato. La notizia non è però stata verificata.
Non è la prima volta che Volgograd viene colpita. La vicinanza della città alla zona del Caucaso settentrionale, interessata da un'insurrezione islamica, ha causato in passato diversi problemi alle autorità.
A ottobre almeno sei persone sono morte e trenta sono rimaste ferite in un attacco suicida messo a segno su un bus, la cui responsabilità è stata attribuita a una donna identificata come Naida Asiayalova. L'attentatrice, 30enne, era originaria della repubblica caucasica del Daghestan.
L'emiro del Caucaso, Dokku Umarov, aveva annunciato a luglio un'escalation delle violenze, in concomitanza con i Giochi invernali di Sochi 2014.
538em;">Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato alle agenzie di sicurezza di prendere le misure necessarie per rafforzare le misure a difesa di stazioni e aeroporti. Il ministero delle Emergenze ha fatto decollare alcuni aerei da Mosca per trasportare nella capitale i feriti più gravi.
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