Lo screzio tra il ministro della Difesa israeliano, Moshe Yaalon e il Segretario di Stato statunitense, John Kerry, si chiude con le scuse del primo per dichiarazioni che non avevano "alcuna intenzione di offendere".
Era stato il quotidiano Yedioth Ahronoth a pubblicare, ieri, una serie di frasi attribuite al ministro della Difesa, per nulla tenere con il piano per la pace in Medio Oriente per cui Kerry si sta spendendo da tempo. Yaalon, in una conversazione privata, avrebbe parlato di una "incomprensibile ossessione" da parte del Segretario di Stato statunitense, augurandosi che vincesse "il premio Nobel per la pace" e lasciasse in pace Israele.
Il ministro israeliano avrebbe anche parlato di un piano che "non vale la carta su cui è scritto". Un'opinione che non è piaciuta affatto agli Stati Uniti, che hanno chiesto al premier Benjamin Netanyahu di dissociarsi. Il primo ministro ha sentito telefonicamente un ufficiale statunitense.
Il portavoce di John Kerry ha definito ieri sera "oltraggiose e inappropriate" le frasi di Yaalon, soprattutto "tenuto conto di ciò che gli Usa fanno per la sicurezza di Israele".
Il ministro israeliano ha poi presentato le sue scuse per "le dichiarazioni che gli sono state attribuite", di fatto non confermandone la paternità.Kerry, che ha evitato di fare esplicitamente riferimento alle scuse di Yaalon, ha specificato che l'episodio non avrà nessun tipo di ripercussione sui negoziati.
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