"La situazione da parte indiana è sempre più confusa: la polizia non ha ancora esplicitato i capi d’accusa, c'è il condizionamento della campagna elettorale che rende imprevedibile il comportamento delle autorità". In una intervista a La Stampa, il ministro degli Esteri, Emma Bonino, torna a parlare dei marò ancora detenuti in India.
La posizione del titolare della Farnesina è molto attendista. Giorni fa il vice-presidente della Commissione europea, Antonio Tajani, ha minacciato di interrompere i negoziati di libero scambio Ue-India qualora la magistratura indiana decidesse di far ricorso alla pena di morte nel processo ai due militari italiani.
E a tal proposito la Bonino ha dichiarato: "Ho parlato con il commissario Tajani, che mi ha precisato i tempi della sua proposta. Ed è chiaro che tutto dipende dal capo d’imputazione: quando sarà formulato, vedremo. Tutte le opzioni saranno sul tappeto".
Proprio a Tajani il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, ha sottolineato che "siamo tutti contro la pena di morte".
Ignazio La Russa ha proposto di candidare con Fratelli d'Italia i due fucilieri, in occasione delle prossime Europee, per costringere l'Unione a tutelare Latorre e Girone.Insomma, l'Italia aspetta di capire cosa decideranno i giudici indiani. Nel frattempo, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone aspettano.
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