E la monnezza, alla fine, scalò perfino le vette dell'esportazione. Non a Napoli, ma addirittura Oltreoceano. Ora si scopre che il «bene» più esportato dagli Stati Uniti verso la Cina è, appunto, la spazzatura: tonnellate di rifiuti che, per numero di container, superano qualunque altro tipo di «prodotto» locale.
«La spazzatura spinge le esportazioni americane» scriveva l'altro giorno il Wall Street Journal ironicamente, dedicando un pezzo però molto serio all'argomento. Anche perché - nota il quotidiano - «il primo bene esportato dalla Cina negli Stati Uniti sono i computer»: che cosa di più diverso dagli scarti, di casa e di produzione? Anche a livello d'immagine, è uno choc non da poco. Ma soprattutto la questione è significativa per i suoi aspetti economici, e per le proporzioni del fenomeno. Infatti ogni americano produce mediamente 3,3 chili di spazzatura al giorno, quasi il doppio di un danese (a quota 1,8 chili) e più del doppio di un giapponese (1,13 chili): complessivamente, si stima che in tutta la sua vita un cittadino statunitense arrivi a produrne 102 tonnellate. Tutti avanzi da smaltire, ovviamente. E non gratis.
Per esempio l'anno scorso soltanto a New York sono state prodotte 12mila tonnellate di monnezza al giorno - per dare l'idea, spiega il Wsj, una dimensione pari a 62 Boeing 747 al giorno - e per smaltirle la città ha speso 2,2 miliardi di dollari: 300 milioni sono serviti solo per il trasporto di questa quantità immensa di rifiuti. Mentre sulla costa opposta Los Angeles ha costruito una discarica gigantesca, grazie alla quale ora genera il metano per alimentare l'energia in settantamila case della zona. Il tentativo è ora di sfruttare il più possibile la spazzatura per produrre energia: secondo alcuni calcoli ci sarebbero 20 miliardi di dollari di risorse energetiche potenziali nelle montagne di rifiuti accumulate nei siti americani di stoccaggio, miliardi ed energie che però finora non sono stati utilizzati perché mancano le tecnologie - oppure sono troppo costose. Senza contare gli effetti negativi sull'inquinamento.
Nel frattempo, in attesa di
tempi e soluzioni migliori, la monnezza si dirige verso altri lidi: e certo non sarà molto glamour, ma intanto migliaia e migliaia di cartoni, lattine, bottiglie, computer e televisori (vecchi) arrivano nei porti cinesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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