Obama: "Entro un anno l'Iran avrà l'atomica. Li fermeremo prima"

In un'intervista a una tv israeliana Obama rassicura Tel Aviv: "Tutte le opzioni sono sul tavolo". In Israele colloqui del presidente Usa con Netanyahu e Abu Mazen

Obama: "Entro un anno l'Iran avrà l'atomica. Li fermeremo prima"

Tensione alle stelle tra Washington e Teheran. Secondo quanto riferisce il portavoce del Pentagono George Little, la scorsa settimana un caccia iraniano ha intercettato un drone Usa nello spazio aereo internazionale del Golfo, ed è poi stato costretto ad allontanarsi da due caccia americani che scortavano il velivolo. Intanto Barack Obama torna a parlare della minaccia nucleare iraniana. Lo fa in una intervista concessa alla tv israeliana Canale 2, alla vigilia di una missione in Israele e nei Territori palestinesi. "

"Sulla base della tecnologia acquisita finora - dice il presidente degli Stati Uniti - l'Iran necessita circa un anno o un po' di più per produrre armi nucleari. Ma noi ovviamente non vogliamo arrivare vicini a quel punto... Il nostro obiettivo è di accertarci che l'Iran non venga a dotarsi di armi nucleari che metterebbero in pericolo Israele ed innescherebbero una corsa agli armamenti nella regione". Obama poi ha voluto rassicurare Israele: "Ho detto al premier Netanyahu, come fatto negli anni precedenti, che il mio messaggio per lui sarà lo stesso di prima. Se possiamo risolvere la questione diplomaticamente sarebbe una soluzione più duratura, ma se non fosse cosi, continuerò a tenere tutte le opzioni sul tavolo. E quando dico che tutte le opzioni sono sul tavolo intendo dire: tutte le opzioni sono sul tavolo. Gli Stati Uniti dispongono infatti di capacità molto significative".

Sulle relazioni israelo-palestinesi Obama ha fatto capire che per il momento non sono in vista iniziative diplomatiche statunitensi. Per ora lui si limiterà ad ascoltare Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen.

"La mia opinione - ha insistito - è sempre stata che la soluzione della questione palestinese contribuirebbe alla sicurezza di Israele". E tradotto in soldoni al premier israeliano Obama suggerirà la convenienza di rafforzare i palestinesi moderati. Ad Abu Mazen, invece, suggerirà di non tentare altre iniziative unilaterali alle Nazioni Unite.

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