Prova costume, incubo dei vip Cameron s'infuria coi giornali

Ustionato dal sole e goffo nel suo telo di Topolino. Il premier inglese tenta di bloccare la stampa: "C'era un accordo, non doveva"

Prova costume, incubo dei vip Cameron s'infuria coi giornali

Rosso peperone, il volto ustionato come un vero british alla prima prova spiaggia (ma era la quarta), piegato su se stesso mentre tenta l'operazione più complessa: cambiarsi il costume coperto da un telo da mare con mega Topolino stampato e avvolto proprio in zona genitali. Ecco a voi David Cameron, primo ministro del Regno Unito, in una delle pose più ridicole e imbarazzanti in cui sia mai stato immortalato. Scivolato anche lui - è appena successo alla Cancelliera Angela Merkel a Ischia - sulla buccia del costume libero dopo aver scampato indenne quattro estati da premier e aver superato poche settimane prima «scogli» altrettanto rischiosi: da Ibiza ad Algarve (Portogallo) fino alla vicina Scozia. Facile capire perché Downing Street non abbia affatto digerito la beffa degli scatti di fine stagione - il capo del governo tra il goffo e il tronfio a Polzeath Beach, una delle più popolari spiagge della Cornovaglia, mentre è in vacanza con la moglie Samantha e i figli - e abbia addirittura inviato una lettera di protesta formale ai quattro editori che hanno pubblicato le immagini (non solo i tabloid Daily Mail e Daily Mirror ma anche la «stampa di qualità» vicina ai conservatori: il Times dell'amico - o ex amico? - Rupert Murdoch e il Daily Telegraph).

In realtà il premier conservatore e il suo ufficio comunicazione hanno fatto di tutto per bloccare la pubblicazione, compreso contattare gli editori di gran parte delle testate inglesi sostenendo - così dice il direttore della comunicazione Craig Oliver - che tra loro vi fosse un «accordo vincolante»: Cameron avrebbe posato per qualche scatto a inizio vacanza e in cambio sarebbe stato lasciato in pace. Ma a rompere le uova nel paniere di Downing Street sono arrivati due paparazzi, donne per la precisione. Le fotografe avrebbero messo una pezza agli scatti «posati» del premier, che - replicano gli editori, citati dall'«innocente» Guardian - avrebbe concesso troppo poco tempo, mettendo nelle loro mani un risultato deludente. D'altra parte - insistono i proprietari delle testate incriminate sottolinenando che il premier si trovava in una spiaggia pubblica e che i figli sono stati tenuti lontani dall'obiettivo - non esisteva alcun «accordo» col primo ministro, dal quale sarebbe arrivata semplicemente una «richiesta». Peraltro rispedita al mittente senza preavviso, ma con tanto di sfottò: il Telegraph ha paragonato il premier in occhiali neri all'attore Steven Seagal, esperto di arti marziali dall'aria minacciosa, e il Mirror ha sottolineto, con tanto di titolo, il giro vita del capo di governo - «L'economia non cresce, il premier certamente sì» - per poi ridicolizzarne la scottatura con un giochino a sfondo politico: «Sembra più rosso che blu». Quanto basta per mandargli di traverso la vacanza.

Prima di Cameron era successo ad Angela Merkel, habituée delle vacanze a Ischia, paparazzata ad aprile in costume intero e accappatoio verde, il passo non proprio felpato, mentre entra nella piscina di uno stabilimento termale, il marito a pochi passi. «Sono tutte foto scattate di nascosto e pubblicate senza assenso - aveva protestato il portavoce - Si può immaginare come non sia rilassante quando durante una vacanza si ha sempre la sensazione che da ogni angolo spunti un obiettivo». Immediate erano arrivate le calorose scuse dei sindaci dell'isola.

Forzato è invece il risarcimento al quale un giudice francese ha costretto l'anno scorso le riviste Voici e Public a versare rispettivamente mille e millecinquecento euro alla première dame Valérie Trierweiler, infuriata per la pubblicazione delle foto di lei in bikini nero col presidente François Hollande durante la vacanza nella residenza estiva di Fort de Brégançon. Un monito per il futuro. Che infatti ha garantito quest'anno alla coppia presidenziale vacanze a prova di paparazzo.

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